CIANFOTTA
NOTA
La voce cianfotta s.f. è un termine collaterale di ciambròtta – ciambotta – ciammotta tutte voci presenti in aree
centro-meridionali per indicare una
vivanda-miscuglio di varii ingredienti vegetali: cipolle, peperoni, melanzane
etc. La voce è derivata da un antico francese dialettale chabrot= miscuglio.
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martedì 31 dicembre 2019
CIANFOTTA
CIANFOTTA CASARECCIA NAPOLETANA
CIANFOTTA CASARECCIA NAPOLETANA
Ingredienti
e dosi per 6 – 8 persone
4 melanzane violette napoletane,
4 zucchine piccole e sode,
2 peperoni quadrilobati , di cui 1 giallo ed 1 rosso, grossi e carnosi,
4 pomidoro maturi sbollentati e pelati,
2 grosse cipolle dorate vecchie,
5 spicchi d'aglio,
1 bicchiere di olio extravergine d'oliva,
1 etto di capperi lavati e dissalati,
1 ciuffo di basilico fresco,
sale doppio alle erbette e pepe bianco q.s.
procedimento
Pulite le verdure ( le melanzane e le zucchine, senza sbucciarle,vanno sezionate in piccoli cubi, mentre i peperoni vanno tagliati in ampie falde eliminando torsoli, semi nonché le costoline bianche interne) e lavatele accuratamente. Poi versate metà dell'olio in un tegame, possibilmente di terracotta, unitevi le cipolle affettate sottilmente e fatele appassire a fuoco dolce. Tagliate le melanzane e le zucchine in piccoli pezzi, versate in una padella i cubetti di zucchine e melanzane e fateli saltare a fiamma allegra con l'olio rimanente.
Trasferite le melanzane e le zucchine nel tegame delle cipolle, aggiungete i peperoni tagliati a falde e soffriggete il tutto per 5 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.
Quindi unitevi i pomidoro tagliati a pezzi, l'aglio schiacciato, i capperi dissalati e lavati ed alune foglie di basilico spezzettate. Salate, insaporite con del pepe macinato al momento, incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco molto basso per almeno un’ora, mescolando di tanto in tanto, aggiungendo se necessario una mezza ramaiolata d’acqua bollente; scoperchiare e fare asciugare la cianfotta che – quando sarà cotta – deve risultare piuttostoasciutta, ma non secca.
procedimento
Pulite le verdure ( le melanzane e le zucchine, senza sbucciarle,vanno sezionate in piccoli cubi, mentre i peperoni vanno tagliati in ampie falde eliminando torsoli, semi nonché le costoline bianche interne) e lavatele accuratamente. Poi versate metà dell'olio in un tegame, possibilmente di terracotta, unitevi le cipolle affettate sottilmente e fatele appassire a fuoco dolce. Tagliate le melanzane e le zucchine in piccoli pezzi, versate in una padella i cubetti di zucchine e melanzane e fateli saltare a fiamma allegra con l'olio rimanente.
Trasferite le melanzane e le zucchine nel tegame delle cipolle, aggiungete i peperoni tagliati a falde e soffriggete il tutto per 5 minuti, mescolando con un cucchiaio di legno.
Quindi unitevi i pomidoro tagliati a pezzi, l'aglio schiacciato, i capperi dissalati e lavati ed alune foglie di basilico spezzettate. Salate, insaporite con del pepe macinato al momento, incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco molto basso per almeno un’ora, mescolando di tanto in tanto, aggiungendo se necessario una mezza ramaiolata d’acqua bollente; scoperchiare e fare asciugare la cianfotta che – quando sarà cotta – deve risultare piuttostoasciutta, ma non secca.
*detta anche: stufatino di
verdure; delizioso contorno tipico della
semplice, ma gustosissima cucina partenopea.
NOTA
La voce cianfotta s.f. è
un termine collaterale di ciambròtta –
ciambotta – ciammotta tutte voci
presenti in aree centro-meridionali per
indicare una vivanda-miscuglio di varii ingredienti vegetali: cipolle,
peperoni, melanzane etc. La voce è derivata da un antico francese dialettale chabrot= miscuglio.
Mangia Napule, bbona salute!
raffaele bracale
CAZUNCIELLE D’’O PURCIELLO
CAZUNCIELLE D’’O PURCIELLO
Ingredienti
e dosi per 6 persone:
per la pasta:
6
etti di farina
12
uova freschissime
due
cucchiai d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.
un
pizzico abbondante di sale fino.
per il ripieno:
6
-8 rocchi di salsiccia di grana finissima, al finocchietto,
1
bicchiere di vino bianco secco,
4
etti di ricotta di pecora,
1
tazzina di cognac o brandy,
1
cucchiaio di sugna,
½ bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.
½
etto di pecorino grattugiato,
pepe
nero q.s.
, per il condimento:500 gr di pomidoro freschi, lavati, sbollentati, pelati e ridotti in grossi pezzi, o pari peso di pomidoro pelati in iscatola,
Aglio mondato e tritato q.s.,
2 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro,
½ bicchiere d’olio d’oliva e.v.
½ etto di pecorino grattugiato,
pepe nero q.s.,
cannella in polvere – mezzo cucchiaino da caffè,
abbondante olio per friggere (semi varii, arachidi, mais, girasole)
procedimento
Si comincia spellando e sbriciolando le salsicce e ponendole a rosolare lentamente(occorrerà un’ora di cottura) in un tegame con olio e sugna, bagnandole dapprima con il vino, da fare evaporare e poi con una ciotola d’acqua bollente;
si appronta súbito dopo il condimento versando un bicchiere d’ olio in un tegame e facendovi rosolare un battutino di aglio; aggiungere poi il concentrato ed i pezzi di pomidoro precedentemente scottati e pelati, fare cuocere fino a raggiungere il bollore; tenere in caldo. Approntare allora l’impasto, ponendo sulla spianatoia la farina a fontana, aprendovi dentro undici uova, un pizzico di sale e due cucchiai d’olio; impastare fino ad ottenere una palla di pasta elastica e consistente da far riposare a temperatura ambiente per circa mezz’ora in una terrina cosparsa di farina asciutta e coperta con un canevaccio affinché la pasta non secchi. Passata la mezz’ora dividere l’impasto in varî pezzi da cui ottenere con l’ausilio del matterello e tirandole sulla spianatoia cosparsa di farina asciutta, otto sfoglie dello spessore di circa ½ cm. e della dimensione di 30 x 20 cm.; nel frattempo stemperare in una terrina la ricotta di pecora con il cognac o brandy , aggiungere le salsicce rosolate assieme al fondo di cottura, il pecorino grattugiato ed il pepe ed amalgamare il tutto; a questo punto distendere sulla spianatoia quattro sfoglie ed aiutandosi con un cucchiaio a punta depositare su ogni sfoglia, a distanza regolare, otto mucchietti di ripieno; sbattere l’ultimo uovo e servendosi di un pennellino bagnarne il perimetro dei mucchietti; distendere su ogni sfoglia un’altra sfoglia e pressare con l’indice sul perimetro dei singoli mucchietti per modo che l’uovo ivi distribuito facendo da collante, sigilli il ripieno ed unisca la sfoglia inferiore con la superiore; sempre seguendo il perimetro dei mucchietti ottenere da ogni accoppiata di sfoglie con l’ausilio di un coltello affilatissimo o una rotellina dentata, otto calconzelli in modo di avere alla fine trentadue calzoncelli che vanno súbito fritti in olio bollente e profondo fino a che siano ben dorati; una volta fritti, prelevarli con una schiumarola, sgrondandoli accuratamente e metterli in una pirofila da forno, irrorandoli con tutto il sugo di pomodoro, cospargendoli con il pecorino, un poco di pepe nero e la cannella in polvere.Evitare di rimestare, per non fare aprire i calzoncelli e passare la pirofila in forno preriscaldato a 180° fino a gratinatura dorata.
Servire caldissimi in ragione di quattro calzoncelli a porzione.
Vini:
Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a
temperatura ambiente.
Mangia
Napoli, bbona salute!
Raffaele
BracaleCAPUNATELLA CU ‘O PURPO
CAPUNATELLA
CU ‘O PURPO
Ingredienti e dosi
per 5 o 6 persone
1
grosso polpo di circa 1 chilogrammo,
2
abbondanti coste di sedano bianco,
4
etti di fave fresche,
3
etti di piccoli pomidoro ciliegia,
2
spicchi d’aglio mondati tritati finemente assieme ad
1
ciuffo di prezzemolo,
sale
grosso q.s.
pepe
bianco q.s.
6
freselle di grano duro,
1
tazzina d’aceto bianco,
1
confezione di ortaggi a julienne sottoaceto
1
tazza di mayonnaise,
1
bicchiere d’ olio d’oliva e.v.p.s.a f.
Procedimento
Spezzettare le freselle e porle in
un’insalatiera bagnandole d’acqua fredda e tenerle fino a che non si
ammorbidiscano (circa 1 ora); frattanto lavare e pulire bene il polpo,
arrovesciando la testa e togliendo via occhi e becco; batterlo con decisione su
di una superficie di marmo e porlo a
lessare per circa un’ora dal primo bollore dell’acqua, a fuoco basso in una
pentola con molta acqua fredda salata; a cottura ultimata prelevare il polpo e
tagliarlo súbito in tocchetti di circa 3 cm. cadauno; tenerlo da parte cosí tagliato e
nella medesima acqua dove à bollito il polpo lessare velocemente le fave
fresche sgusciate ed i gambi di sedano tagliati in pezzi di circa 1,5 cm.
a
cottura ultimata prelevare le verdurine con una schiumarola forata e porle in
acqua con ghiaccio, affinché si raffreddino senza perdere il loro colore vivo;
prelevare i pezzi di freselle oramai ammollati e porli sul fondo di un’ altra insalatiera aggiungendovi via
via i pezzi di polpo, i pomidoro lavati
e tagliati in quattro o piú parti, le verdurine
raffreddate e la confezione di
ortaggi a julienne sottoaceto sgrondata del liquido di conserva ;irrorare con
l’olio e la tazzina d’aceto aggiustare di sale grosso e pepe, rimestare
completando con l’aglio, il prezzemolo tritato e ciuffi di mayonnaise; far
transitare in frigo per circa 30’
e poi servire.
Gustosissimo
antipasto o rompidigiuno.
Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia Napoli, bbona salute! e diciteme:
Grazie!
raffaele bracale
CACIOCAVALLO FRITTO
CACIOCAVALLO
FRITTO
Eccovi un’ottima
maniera per servire, come antipasto
caldo o rompidigiuno lo squisito
caciocavallo podolico piccante, formaggio tipico delle regioni meridionali prodotto
esclusivamente con il latte
delle vacche podoliche, alla maniera tradizionale e solo in certi periodi
dell’anno: fine estate – principio autunno.La razza bovina podolica , un tempo
dominante su tutto il territorio
italiano, sopravvive ormai solo in alcune aree del Meridione:
dorsali appenniniche della Campania, Sila,
Puglia e
Sicilia
interna.
Ingredienti e dosi per 6 persone
·
1200 g di formaggio
caciocavallo podolico piccante,
·
2 spicchi di aglio mondato e
schiacciato,
·
1
tazzina di Aceto di vino bianco,
·
1 pizzico di origano,
·
½ bicchiere di olio per
friggere
·
2 etti di gherigli di noci tritati,
·
6 – 8 etti fette di pane casareccio bruscate al forno (220°)
·
Preparazione
Tagliate il formaggio a fette spesse 1 cm; in una padella di ferro
nero fate scaldare, a fuoco vivace, il mezzo bicchiere di olio con gli spicchi
d'aglio che toglierete non appena diventeranno rosa.
Mettete in rapida successione tutte le fette di caciocavallo e lasciatele rosolare da entrambi i lati 1 minuto per lato; scolatele bene dall'eccesso d'olio e deponetele sopra un foglio di carta assorbente.; trasferitele in un’altra padella di ferro nero fatta riscaldare senza alcun condimento e bagnatele con l’ aceto, profumatele con un pizzico d'origano,pochissimo sale e molto pepe e servitele caldissime, cosparse di gherigli di noci tritati, sopra fette di pane abbrustolito. Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mettete in rapida successione tutte le fette di caciocavallo e lasciatele rosolare da entrambi i lati 1 minuto per lato; scolatele bene dall'eccesso d'olio e deponetele sopra un foglio di carta assorbente.; trasferitele in un’altra padella di ferro nero fatta riscaldare senza alcun condimento e bagnatele con l’ aceto, profumatele con un pizzico d'origano,pochissimo sale e molto pepe e servitele caldissime, cosparse di gherigli di noci tritati, sopra fette di pane abbrustolito. Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
Mangia Napoli, bbona salute!
raffaele bracale