Fà n’acciso e ‘nu ‘mpiso.
Ad litteram: fare un ucciso ed un impiccato id est: minacciare una strage con conseguenze gravissime per tutti.
Reboante, antica locuzione con la quale, sia pure solo metaforicamente, si minaccia(come erroneamente intende qualcuno) non di lasciar sul terreno di una ipotetica tenzone due vittime: un ucciso ed un impiccato, ma di comportarsiin quella tale tenzone, in maniera tanto violenta e spropositata tanto da lasciare sul terreno per lo meno un morto e ci si dichiara, nel contempo disponibile a subire le conseguenze di tale omicidio, conseguenze comportanti (un tempo) la condanna alla pena di morte per impiccagione.
acciso = voce verbale (part. pass. spesso sostantivato o aggettivato) dell’infinito accidere o accirere = uccidere; accidere (donde acciso) etimologicamente si sospetta un basso latino *accidere (ad-caedere) collaterale di ob-caedere = uccidere, ammazzare, da non confondere con ob-cadère (donde gli italiani occaso, occidente etc.)= andar giú, cascare;
‘mpiso = voce verbale (part. pass. spesso sostantivato o aggettivato) dell’infinito ‘mpennere = appendere,ed estensivamente impiccare; ‘mpennere (donde ‘mpiso) etimologicamente dal latino in(illativo) + pendere = portare a sospensione; normale in napoletano il passaggio per assimilazione di nd>nn.
Raffaele Bracale
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