‘E CCOSCE ‘E RONNA
La traduzione letterale dell’epigrafe suona, o suonerebbe: cosce di donna; ò usato il condizionale perché in napoletano la parola donna è resa con femmena e non con ronna, come – per scusabili ragioni poetiche fece (sia pure una volta) don Ferdinando Russo nel suo ‘N Paraviso (sic!) -
Con l’espressione infatti non si indicano le cosce delle donne, quanto un particolare tipo di pere presenti nei mercati ortofrutticoli napoletani, pere – d’altronde – non particolarmente polpute, tali cioè da richiamare alla mente le cosce prosperose di una donna;
Chiariamo allora il mistero: l’espressione napoletana: cosce ‘e ronna, altro non è che la corruzione del francese CLOCHES de ROUEN id est: campane di Rouen, in quanto la pera cosí chiamata à la forma di una campanella e poiché tale pera proviene dalla zona francese di Rouen, è detta campana di Rouen in francese cloche de Rouen donde il napoletano: cosce ‘e ronna!
Raffaele Bracale
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