domenica 3 agosto 2008

GUAGLIONE

GUAGLIONE – significato ed etimologia.
La parola in epigrafe, pur se accolta in tutti i dizionarii della lingua toscana, nasce a Napoli e poi di qui trasmigra, come tante altre parole quali camorra e suoi derivati, guappo e consimili e con il termine guaglione viene indicato l’adolescente, il ragazzo poco piú che decenne che abbia eletto per proprio regno la strada nel cui
rutilante chiasso, si diverti, giochi e magari presti la sua piccola opera servizievole nell’intento di lucrare piccolo guadagno: ‘o guaglione d’’e servizie o guaglione ‘e puteca quando si tratti di ragazzo avviato ad un lavoro piú o meno stabilmente retribuito.
Pertanto con il termine guaglione a Napoli non si indica il bambino, che è detto propriamente: criaturo o anche ninno o nennillo e – quando si tratti di piccolissimo anche anema ‘e Ddio.
Per ciò che riguarda l’etimologia, la questione è di non poca cosa, avendo il vocabolo scatenato la fantasia di addetti ai lavori o filologi della domenica e sono state avanzate le ipotesi piú disparate ed è molto difficile bordeggiandole attingere un sicuro approdo.
Ecco perché mi limiterò a dare un sommario elenco di dette ipotesi, e a suggerire alla fine, l’ipotesi che ritengo piú perseguibile.
A – si cominciò, temporibus illis, a scomodare il greco kallos, kallion: bellino, grazioso, nella pretesa forse che il guaglione dovesse essere per forza grazioso, ma chiunque si può render conto che si trattava di una pretesa non supportata da alcuna documentata prova, per cui escluderei senz’altro l’ipotesi.
B –Si congetturò pure che guaglione potesse derivare sempre dal greco, ma dal lemma GALA= latte, ma non si vede cosa possa mettere in rapporto il latte con il ragazzo di strada che non è certamente un poppante; l’ipotesi è pertanto – a mio avviso - da scartare.
Come è da scartare l’ipotesi C che fa derivare la parola di cui ci occupiamo dal latino gàneone(m) che sta ad indicare il frequentatore di bettole, l’ubriacone, o peggio! il frequentatore di postriboli: personaggi che non posson certo configurare il guaglione. Non nego che, talvolta, il guaglione possa aver alzato il gomito o frequentato bordelli, ma da ciò a ritenerle sue precipue attività (tanto da farne derivare il nome...)mi pare ce ne corra
D – Ipotesi che tirano dentro le parole latine : qualus= cesto e qualis= quale, termini che chiaramente sono inconferenti rispetto la sostanza del nostro guaglione
E – Si è cercato, da qualcuno di coinvolgere il francese con la parola garçon, che –è vero – indica il ragazzo di bottega, ma da esso lemma in napoletano è derivato guarzone,non guaglione per cui scarto l’ipotesi
come scarto altre pretestuose derivazioni dal francese gaillard, omologa del nostro gagliardo, giacché non è scritto da nessuna parte che ‘o guaglione debba essere forte e muscoloso.
F - Sempre nell’ambito della lingua francese riporto quanto ebbe a dire il giornalista A. Fratta scrivendo sul Mattino di Napoli allorché affermò di avere udito in quel di Marsiglia apostrofare i ragazzi di strada con il termine vuaiú (voyou) stranamente simile al suono del nostro guagliú ; si tratta di una tentazione, ma se si esclude il tenue legame del francese voie = strada con il guaglione partenopeo troppe sono le discrepanze semantiche che ostano a che si possa accettare simile discendenza.
Per concludere mi pare si possa invece far discendere dal sempre vivo latino galio/onis(giovane mozzo,servo sulle galee)il guaglione, soprattutto tenendo presente quel ragazzo dei servizi o guaglione ‘e puteca di cui sopra.
Sottoposi la mia ipotesi etimologica ai soloni del vocabolario TRECCANI e me la respinsero adducendo che la parola latina da me chiamata in causa ed esistente peraltro nel famoso congruo dizionario dell’infimo latino del DU CANGE, non trovava riscontro in non so quale testo da loro consultato e con protervia – a mio avviso – malevola e non circostanziata mi ribadirono l’idea che la parola guaglione deriva dal latino ganeo(frequentatore di bettole e/o postibroli)
Raffaele Bracale

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