TENERSI LA CICA.
L’ espressione in epigrafe usata, in luogo della piú esatta e corretta tenersi la cicca, in numerose commedie all’italiana d’ambito romano o centro meridionale, quantunque non sia di difficilissimo discernimento, o di varia interpretazione, non è facilmente riscontrabile nei varî repertorî di lingue regionali comunemente in uso.
Ò atteso invano che qualcuno mi desse una mano per aiutarmi a chiarirne il significato e l’origine dell’espressione in epigrafe; passarono piú giorni dalla richiesta di assistenza, ma nessuno si fece vivo, per cui mi vedo costretto a d indagare da solo; comincerò col dire che nei linguaggi gergali centro-meridionali l’espressione tenersi la cica vale: mantenere il segreto, tener a freno la lingua come chi – occupatala in altra attività - non abbia la possibilità di aprire la bocca per parlare e propalare notizie; nella fattispecie l’attività svolta da chi sa tenersi la cica è quella della reiterata masticazione di una chewing gum o chicle=gomma da masticare; tale gomma è detta cicca con evidente derivazione dall’americano chicle; da ciò si ricava con tutta evidenza che l’espressione origninaria e più corretta fu tenersi la cicca (trattenere in bocca la cicca per masticarla; tale masticazione viene intesa di impedimento al parlare e dunque al rivelare un segreto); da tenersi la cicca deriva la corruzione popolare, usatissima nelle pellicole romane, tenersi la cica cosí come in epigrafe: di talché posso dire che le voci cicca e cica indicano la medesima cosa.
RaffaeleBracale
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