SGAMARE-SGAMÀ
Il verbo centro-meridionale in epigrafe, pervenuto anche nel lessico italiano, è usato – soprattutto nel gergo giovanile/slang corrente - per indicare il capire, l’ intuire qualcosa di dissimulato, qualcosa cioè che – perduta l’originaria forza – si appalesi, lasciandosi comprendere chiaramente; ad es: farse sgamà = farsi sgamare,e cioè: farsi scoprire mentre si sta facendo qualcosa di nascosto;t’aggiu sgamato= ti ò sgamato id est: ti ò scoperto o anche ò capito il tuo trucco!
Di non semplice lettura l’etimologia della voce verbale; la maggior parte dei vocabolarî (anche i piú accorsati (forniti): Garzanti – Treccani – Zingarelli) si trincerano (copiandosi vicendevolmente) dietro un pilatesco etimo incerto; in simili faccende non amo lavarmi le mani e dunque azzardo l’ipotesi che il verbo sgamare possa derivare da una lettura metatetica di smagare a sua volta derivante da un tardo latino exmagare= perdere le forze che è da ex + un ant. tedesco *magan= aver forza.
accorsati voce verbale partenopea, che non guasterebbe nell’italiano, part. passato plurale dell’infinito napoletano accurzà = fornire di qualcosa derivato dal lat. volg. *ad-cursare denominale di cursus.
Raffaele Bracale
Scusa se mi intrometto, ma nella mia zona (Abruzzo settentrionale, Monti della Laga, provincia di Teramo)si usa la parola "càma" per indicare la pula, l'involucro che riveste il chicco del grano. Pare che il verbo sgamare derivi proprio dall'atto di ripulire, nel senso di scoprire il grano dalla pula, che nel mio dialetto si dice, appunto "sgamà". Che ne pensi? Grazie in anticipo, Barbara
RispondiEliminadalle mie parti ( venezia) si usa dire sgamato intendendo " segnato", messo alla prova dalla vita e dalle situazioni.... un tipo "sgamato" e' uno abile e scaltro.
RispondiEliminaScamato ( con la c) e' sostantivo maschile che intende la bacchetta per battere e rendere morbidi i materassi. In tal senso "sgamato" mi vien da pensare come " battuto" e reso facile all'uso....