mercoledì 11 febbraio 2009

FERLOCCO – FRELLOCCO

FERLOCCO – FRELLOCCO
Prendo spunto dall’aver udito questa mattina un comunicatore televisivo (nativo di Perugia, ma che studiò alla Università di Napoli, apprendendovi la parlata partenopea...) il quale nel suo discorrere per indicare che talvolta i telespettatori sono stupidi, sciocchi, creduloni à coniato il neologismo farlocchi voce che risulta assente in tutti i maggiori calepini etimologici e non dell’italiano, quantunque lo abbia trovato attestato al singolare farlocco in P.P.Pasolini e pochi altri, ma nel senso di bellimbusto: che fosse una voce dialettale laziale? Indagherò, ma per ora essendo la voce, come ò già détto, assente in tutti i maggiori calepini etimologici e non dell’italiano) la voce farlocchi mi è apparsa un evidente adattamento corruttivo (peraltro ingenuo ed inutile; il comunicatore avrebbe potuto usare i napoletani ferlocco o frellocco che non sono piú brutti di farlocco/farlocchi! )dicevo: un evidente adattamento corruttivo delle voci napoletane in epigrafe.
Chiarisco: la voce napoletana ferlocco di cui frellocco è una lettura metatetica popolare, molto usata à il significato originario di uomo sciocco e vanesio, stupidone ed estensivamente di credulone, voce in voga negli anni d’antan ed oggi quasi desueta, voce divertente che si usò per indicare lo sciocco citrullo che, a maggior disdoro fosse anche vanesio e privo di sostanza in linea con l’etimologia della parola che risulta dall’unione di un latino ferla = verga vuota con il sostantivo locco: persona stupida, di aspetto poco intelligente; etimologicamente dal latino alucus per ulucus/ulluccus donde anche l’italiano allocco.
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