JÍ TRUVANNO CRISTO ‘INT’ Ê LUPINE
o meglio JÍ TRUVANNO CRISTO DINTO A LA PINA
ad litteram: Andar cercando Cristo fra i lupini  o meglio  Andar cercando Cristo  nella pigna. Id est: mettersi alla ricerca  di una cosa difficile da trovarsi  o da conseguirsi; cosa pretestuosa e probabilmente inutile, per cui, il piú delle volte,  non metterebbe conto il mettersene alla ricerca, per estensione: cercare il pelo nell’uovo  o cercar pretesti. 
Come ò segnalato la prima locuzione è meno esatta della seconda  che risulta invece  essere quella originaria, mentre la prima ne è solo una frettolosa corruzione determinata da un’erronea agglutinazione dell’articolo la con il sostantivo pina, agglutinazione che produsse lo scorretto lupine ( che sono i semi commestibili di una pianta erbacea che produce appunto dei semi gialli che bolliti e salati sono gustosi e  commestibili, simili alle fave (fam. Leguminose)) ; ed in effetti se si analizza la seconda locuzione, quella consigliata, si può intendere a pieno la valenza delle espressioni,  valenza che è difficile cogliere accettando la prima locuzione che fa riferimento  ad  incoferenti e pretestuosi lupini (che – ribadisco -  son dei semi di una leguminosa e non le piccole arselle che a Napoli ànno il medesimo nome di lupini) in effetti prendendo per buona la versione che parla di lupini sia che li si intenda semi o pianta, sia li si intenda arselle non si comprende perché Nostro Signore Gesú Cristo vi si sia nascosto, costringendo qualcuno ad andarne in cerca!; quanto piú corretta la seconda ipotesi, quella che   fa riferimento alla pigna in quanto i pinoli in essa contenuti presentano spesso  un ciuffetto di cinque peli, ciuffo  comunemente detto: manina di Cristo e la locuzione richiama la ricerca di detta manina, operazione lunga e fastidiosa che non sempre si conclude positavamente: infatti  occorre innanzitutto procurarsi una pigna fresca, abbrustolirla al fuoco per poi spaccarla ed estrarne  i contenitori dei pinoli, da cui trar fuori i suddetti ed alla fine andare alla ricerca della manina e cioè  di Cristo; spesso capita però che i contenitori siano vuoti di pinoli e dunque tutta la fatica fatta vada sprecata e si riveli inutile.
lupine plurale di lupino pianta leguminosa dai semi gialli commestibili – il seme stesso  etimologicamente derivato del  lat. lupinu(m), agg. deriv. di lupus 'lupo'; propr. 'erba dei lupi'; con altra accezione con la voce lupine si indica nel meridione tutto, forse per la forma tondeggiante simile a quella del seme giallo, una piccola vongola detta altrove arsella
vongola mollusco bivalve di mare ed anche panzana, sciocchezza; voce in origine partenopea derivata dal lat. concula(m)→gongola→vongola trasmigrata poi nell’italiano;rammento che in napoletano spesso la g gutturale si alterna alla v (cfr. golpa/vorpa=volpe – gunnella/vunnella= gonnellina – gulio/vulio= desiderio);
arsella nome popolare di varie specie di molluschi bivalvi marini commestibili. derivato dal lat. tardo arcella(m) 'astuccio', dim. di arca;
pina sost. femm. = pigna frutto conico delle conifere, costituito da squame legnose che racchiudono i semi (pinoli) dal lat. (nucem) pinea(m)= noce del pino.
 Qualche altro scrittore di cose napoletane  nel vano tentativo di fare accogliere la prima locuzione, fa riferimento ad una non meglio annotata o rammentata  leggenda  che vede stranamente la Vergine Maria  non esser misericordiosa durante una sua presunta fuga,  con la pianta di lupini; nelle mie ricerche tale leggenda è risultata pressocché sconosciuta e del resto non chiarirebbe l’espressione , mentre non v’è  anziano popolano partenopeo  che non sia a conoscenza della manina di Cristo.
Jí truvanno o Jí ascianno = andare in cerca  letteralmente: jí = andare infinito del verbo jí/jire dal latino ire; truvanno  voce verbale (gerundio) dell’infinito 
truvà =trovare, ma anche e qui  cercare forse dal lat. volg. *tropare,(esprimersi per tropi) dal class. tropus 'tropo'(qualsiasi uso linguistico che trasferisca una parola dal significato suo proprio a un altro figurato; traslato: la metafora, la metonimia, la sineddoche, l'antifrasi, l'iperbole sono tropi ); ma – a mio avviso – è migliore l’idea di chi (D.E.I.) opta per un provenzale trobar o ancóra migliore  infine l’idea di chi(Ascoli) pensa ad un latino *truare derivato di trua=mestolo che indicherebbe appunto il rimestare in una pentola alla ricerca di qualcosa!; 
ascianno voce verbale (gerundio) dell’infinito asciare/ ascià= cercare con impegno, quasi affannosamente  con etimo dal lat. volgare adflare→afflare =annusare con il normale esito fl→sci;
Cristo  appellativo riservato a Ns. Signore Gesú; Unto dal lat.  Christu(m), traslitterazione del gr. Christós, che traduce l'ebr. mashiah =Messia e cioè Unto (dal Signore).
Raffaele Bracale
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