ALLERTA, ALLERTA
Ad litteram: all’impiedi, all’impiedi id est: sbrigativamente e celermente; detto di cose portate a termine con grandissima rapidità, rinunciando ad ogni comodità - quale ad es. quella di sedere - pur di concludere l’intrapreso il piú presto possibile; va da sé che una cosa fatta allerta allerta può comportare il rischio che non venga fatta secondo i canoni previsti e dovuti, ma - al contrario - in modo rabberciato.La locuzione è usata spessissimo in riferimento ad un veloce, inatteso e disimpegnato rapporto sessuale evenienza che altrove è indicata con l'espressione: farse 'na basulella. (vedi oltre).
.Farse ‘na basulella.
Espressione intraducibile ad litteram con la quale si indica il portare a compimento un veloce, clandestino, disimpegnato e forse inatteso rapporto sessuale, condotto a termine alla meno peggio, magari per istrada, all’impiedi o piú precisamente allerta allerta.
la voce basulella nata come linguaggio gergale è certamente derivata dal sost. base con riferimento alla clandestinità dell’inatteso rapporto sessuale, quella medesima clandestinità presente nell’operato del cosiddetto basista ( ecco che ritorna la voce base!) che fu il delinquente che approntava il lavoro dei ladri tracciando il piano (la base...) del furto da perpetrarsi; ma oltre al sostantivo base come fonte di basulella si può tranquillamente ipotizzare un incrocio di base col sostantivo vasulo = basolo, pietra di selce o basalto, pietra squadrata in forma di parallelepipedo ed usata per lastricare le strade; quanto all’etimo la voce napoletana ripete(sia pure con la tipica alternanza b→v quella italiana e come quella è forgiata su base che è dal lat. base(m), dal gr. básis, deriv. di báinein 'essere istallato, fondato. Nel caso di vasulo/basolo come cofonte con base della nostra basulella, non ci si riferirebbe alla clandestinità dell’inatteso rapporto sessuale, bensí ci si riferisce all’ inatteso rapporto sessuale, condotto a termine alla meno peggio, magari per istrada, all’impiedi o piú precisamente allerta allerta, poggiando i piedi sui vasoli.
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