‘NFROMME & ‘NZOCCA
Questa volta mi adopererò per rispondere ad un paio di quesiti relativi alle voci in epigrafe propostimi dal dr. V. C.(non son autorizzato e perciò non faccio per intero il suo nome e cognome…) che mi à girato analoghi quesiti messi in campo da un tal sig. Frangenti(ma forse è uno pseudonimo) non meglio identificato che pontifica ma (come si può leggere qui di séguito,in un suo scritto riportato fedelmente (giuro!) tra virgolette) dice asinerie: “Nella trascrizione dell'espressione dialettale napoletana n'fromma n'socca,l'uso dell'apostrofo(segno diacritico) dopo la lettera "N"risponde esclusivamente ad un criterio fonetico avente la funzione di indicare il suono con la maggior precisione possibile,vale a dire di leggere in maniera corretta quanto viene scritto.”
Abbandonando il sig. Frangenti nel mare magnum della sua colpevole e saccente ignoranza(non v’à ciuco che non sia anche presuntuoso…) dirò che allo stato attuale delle conoscenze e prendendo in considerazione ‘nfromme e ‘nzocca cosí come le ò correttamente vergate in epigrafe e non n’fromma e n’socca come riproposte da quel tal Frangenti (n’fromma e n’socca sono infatti voci inesistenti nel napoletano…) possiamo ordunque affermare che
1) ‘nfromme avverbio aferizzato di cunfromme= appena che, non appena. A maggior chiarimento riporto qui di sèguito un mio precedente scritto:
PE TRAMENTE – ‘NTRAMENTE
Si tratta di due avverbi napoletani di tempo che rendono il toscano “mentre” anzi “nel mentre che” ed anche “nel tempo in cui, intanto che” e sono ambedue di derivazione latina: dum interim: mentre, frattanto; il dum interim produsse l’antico italiano domentre ed il partenopeo tramente rafforzato o dalla preposizione pe (per) o dall’ in reso proclitico con procope della i (‘); da taluni si ritiene che in napoletano sinonimi delle voci in epigrafe pe tramente – ‘ntramente
siano ‘nfromme e cunfromme; io non sono della medesima opinione atteso che il significato esatto dei cennati ‘nfromme e cunfromme non è “nel mentre”, quanto “appena che””non appena” e “cosí come, appunto come”; ed in effetti l’avverbio cunfromme etimologicamente deriva dal toscano conforme(simile a) con metatesi e raddoppiamento espressivo della m, mentre ‘nfromme (appena, quando) non è che il medesimo cunfromme con procope della sillaba d’avvio.
E dunque pe tramente – ‘ntramente sono avverbi affatto diversi da ‘nfromme e cunfromme di altro etimo e soprattutto di altro significato!
2) ‘nzocca (e non n’socca) è una voce verbale (3° p. sg. ind. presente) dell’infinito ‘nzuccà= urtare, cozzare troncare, interrompere, non riuscire a passare, détto soprattutto di un oggetto che manchi di necessaria scorrevolezza e procuri attrito: ‘a seggia ‘nzocca (la sedia fa attrito) per l’etimo si può sospettare un t. lat. *intuppicare→(i)ntu(ppi)care→’nzuccare.
E cosí penso d’aver risposto sia al sig. Frangenti (se per una volta si dimostrerà un po’ umile e meno supponente ), sia al gentilissimo dr. Coppa.
Raffaele Bracale
il termine 'nzocca veniva quotidianamente usata da mia nonna per indicare il termine italiano "chiunque".
RispondiElimina"'nzocca chi vene, nun 'e facite trasì", ci diceva quando ci ammoniva di non aprire a nessuno.