mercoledì 29 agosto 2012

VARIE 2019

1 -DICETTE ‘A VECCHIA: SI NUN TE PONNO ARRUBBÀ ‘A CARNE ‘A COPP’ Ô FFUOCO, T’’A FANNO ABBRUSCIÀ Disse la vecchia: Se non possono rubarti la carne dal fuoco, te la faranno bruciare Id est:Gli invidiosi, non riuscendo a sottrarti ciò che ài, possono talvolta rovinartene il godimento. 2 - DICETTE ‘A GOLPE: QUANNO GALLINE E QUANNO SCARRAFUNE Disse la volpe: talvolta (mangerò) galline, talvolta scarafaggi. Id est: non sempre si può ottenere il meglio, spesso occorre accontentarsi di ciò che càpita. 3 - DICETTE CHILLO: NUN È ‘A MERCE CA NUN CE AGGÚSTA , MA È ‘A MUNETA CA NUN CE ABBASTA Disse un tale: non è la merce che non ci piace, è il danaro che è insufficiente Id est: il vero problema non è il gusto, ma la penuria di mezzi. 4 - DICETTE CHILLO: ‘E CUNTE A LLUONGO ADDEVENTANO SIERPE Disse un tale i conti protratti nel tempo, cioè non saldati rapidamente diventano (pericolosi )come serpenti Id est:sono da evitare debiti a lunga scadenza. 5 - DICETTE MAST’ ANTUONO: MURESSE ‘E TRUONO CHI NUN LE PIACE ‘O BBUONO! Disse mastro Antonio: possa decedere di bastonatura colui a cui non piaccia tutto ciò che è buono. Riduttivamente: possa morire bastonato quello a cui non piaccia la buona tavola. 6 - DICETTE DON CRISPINO Â SIÉ CUMMARA: CHI PRATTECA SE ‘MPARA La pratica val piú della grammatica… 7 -DICETTE ‘NU SAPUTO: NUN C’È PPEJO ‘E ‘NU CAFONE RESAGLIUTO. Disse un uomo di vaste conoscenze,cioè pratico della vita : Non c’è peggior cosa di un villano arricchito. 8 - DICETTE ‘O CAFONE: ‘NA VOTA SOLA ME PUÓ FÀ FESSO Disse il villano: Una sola volta potrai imbrogliarmi Poi mi farò furbo e non ci riuscirai piú. 9 - DICETTE ‘O CANZIRRO Ô CAVALLO: CUMPAGNÓ T’ASPETTO ‘NFACCI’ Â SAGLIUTA. Disse il mulo al cavallo (che nel piano, faceva il gradasso): Compagno ti attendo (cioè: voglio vedere cosa saprai fare) al momento della salita(di solito agevole per un mulo, ma non per un cavallo). I gradassi ed i supponenti perdono la loro sicumera nei momenti difficili. 10 - DICETTE ‘O CIUCCIO: SI ARRIVO A ME NE ASCÍ ‘A MIEZO A CCHESTI BBOTTE, NUN GHIESCO CCHIÚ A CCACÀ ‘E NOTTE Disse l’asino: se riesco a salvarmi da queste percosse non uscirò piú a defecare di notte Un asino che aveva abbandonata nottetempo la stalla e faceva i suoi bisogni presso il muro di cinta di una casa fu violentemente bastonarto dal proprietario della casa e si ripromise di non impelagarsi per l’avvenire in analoghe situazioni.Estensivamente: chi riesce a trasi fuori da un impaccio, si ripromette di non incorrervi piú nel timore di non poterne venir fuori una seconda volta. 11.QUANNO JESCE 'A STRAZZIONA, OGNE FFESSO È PRUFESSORE... Quando è avvenuta l'estrazione dei numeri del lotto, ogni sciocco diventa professore. la locuzione viene usata per sottolineare lo stupido comportamento di chi,incapace di fare qualsiasi previsione o di dare documentati consigli, s'ergono a profeti e professori, solo quando, verificatosi l'evento de quo, si vestono della pelle dell' orso...volendo lasciar intendere che avevano previsto l'esatto accadimento o le certe conseguenze...di un comportamento. 12.'A MONECA 'E CHIANURA:MUSCIO NUN 'O VULEVA MA TUOSTO LE FACEVA PAURA... La suora di Pianura:tenero non lo voleva, ma duro le incuoteva paura (si sottointende :il pane. La locuzione viene usata nei confronti degli incontentabili o degli eterni indecisi... 13.FÀ 'E SCARPE A UNO E COSERLE 'NU VESTITO. Letteralmente:confezionare scarpe ad uno e cucirgli un vestito.Id est: far grave danno a qualcuno o augurargli di decedere.Un tempo alla morte di qualcuno gli si metteva indosso un abito nuovo e gli si facevano calzare scarpe approntate a bella posta. 14.TIENE 'A CASA A DDOJE PORTE. Letteralmente: Ài la casa con due porte d'ingresso.Locuzione ingiuriosa in cui si adombra l'infedeltà della moglie di colui cui la frase viene rivolta.In effetti la casa con due usci d'ingresso consentirebbe l'entrata e l'uscita del marito e dell'amante senza che i due venissero a contatto. 15.FÀ ACQUA 'A PIPPA. Letteralmente:La pipa versa acqua. Id est: la miseria è grande. la locuzione è usata a commento del grave stadio di indigenza di qualcuno.. La pipa in questione non è l'attrezzo per fumare, bensí la botticella spagnola oblunga chiamata pipa nella quale si usa conservare vino o liquore,qualora invece versasse acqua ivi contenuta indicherebbe che il prprietario è in uno stato di cosí grave miseria da non poter conservare né vino, né liquore, ma solo acqua... 16.SANT'ANTUONO, SANT' ANTUONO TÈCCOTE 'O VIECCHIO E DAMME 'O NUOVO E DAMMILLO FORTE FORTE, COMME Â VARRA 'E ARETO Â PORTA... Sant' Antonio, sant' Antonio eccoti il vecchio e dammi il nuovo, e dammelo forte, forte come la stanga di dietro la porta. La filastrocca veniva recitata dai bambini alla caduta di un dente, anche se non si capisce perché si invochi sant' Antonio, che poi non è il santo da Padova, ma è il santo anacoreta egizio. 17.FACESSE 'NA CULATA E ASCESSE 'O SOLE! Letteralmente: Facessi un bucato e spuntasse il sole!Id est: avessi un po' di fortuna...La frase viene profferita con amarezza da chi veda il proprio agire vanificato o per concomitanti contrari avvenimenti o per una imprecisata sfortuna che ponga il bastone tra le ruote, come avverrebbe nel caso ci si sia dedicati a fare il bucato e al momento di sciorinarlo ci si trovi a doversi adattare ad una giornata umida e senza sole ,cosa che impedisce l'ascigatura dei panni lavati. 'a culata è appunto il bucato ed è detto colata per indicare il momento della colatura ossia del versamento sui panni, sistemanti in un grosso capace contenitore,dell'acqua bollente fatta colare sui panni attraverso un telo sul quale , temporibus illis, era sistemata la cenere ricca di per sé di soda(in sostituzione di chimici detergenti), e pezzi di arbusti profumati(per conferire al bucato un buon odore di pulito)... 18.CARTA VÈNE E GGHIUCATORE S'AVANTA... La sorte lo soccorre fornendoglii carte buone che gli permettono di vincere, ed il giocatore se ne vanta, come se il merito della vittoria fosse da attribuire alla sua abilità e non alla fortuna di aver avuto un buon corredo di carte vincenti. La locuzione è usata per commentare l'eccessiva autoesaltazione di taluni che voglion far credere di essere esperti e capaci, laddove son solo fortunati! 19. 'A FEMMENA È 'NU VRASIERE, CA S'AUSA SULO Â SERA. La donna è un braciere che si usa solo di sera. Locuzione violentemente antifemminista che riduce la donna ad un dispensatore di calore da usare però parsimoniosamente solo a sera, nel letto Ammore, tosse e rogna nun se ponno annasconnere. Amore, tosse e scabbia non si posson celare:ànno manifestazioni troppo palesi. 20.PARONO 'O SERVEZIALE E 'O PIGNATIELLO. Sembrano il clistere e il pentolino. La locuzione viene usata per indicare due persone che difficilmente si separano, come accadeva un tempo quando i barbieri che erano un po' anche cerusici,chiamati per praticare un clistere si presentavano recando in mano l'ampolla di vetro atta alla bisogna ed un pentolino per riscaldarvi l'acqua occorrente... Brak

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