giovedì 8 agosto 2013

PÉTTOLA o PÉTTULA

PÉTTOLA o PÉTTULA Illustro qui brevissimamente la parola partenopea: péttola o péttula Dirò súbito che con tali termini si indica innanzi tutto l'ampia falda posteriore della camicia d’antan ,quella che dentro o fuori i pantaloni insiste sul fondoschiena; estensivamente e per traslato, con i medesimi termini, si indica quella che in toscano è detta sfoglia, che si ottiene con l’ausilio del mattèrello (e non mattarello che è un dialettismo romanesco, usato improvvidamente ed impunemente nel linguaggio televisivo/mediatico...) con il quale su di una apposita spianatoia si stende e si assottiglia, portandolo ad un consono spessore, l’impasto di farina, uova e/o altri ingredienti, per ottenerne, opportunamente tagliato e/o riempito, pasta alimentare o altre preparazioni culinarie; per traslato, con i termini in epigrafe, si indica una donnaccia o anche una donnetta ciarliera e petulante; ancóra: con il diminutivo:pettulella che stranamente è inteso maschile ‘o pettulella ci si suole riferire all’impenitente dongiovanni, al femminiere aduso a correr perennemente dietro le gonne femminili, mentre con 'o pettulella ‘e mammà ci si riferisce ad un uomo, che a malgrado dell'età raggiunta, non si decide ad abbandonare le gonne materne anzi la falda della camicia della sua genitrice o l'ala protettiva di mammà!Ed oggi, a ben vedere, è la consueta situazione attuale quando la stragrande maggioranza dei giovani non intende metter su famiglia, abbandonando la casa dei genitori ed anche quando lo fa, resta legata a filo doppio con la propria genitrice dimostrando che ci si trova indefettibilmente davanti a dei pettulelle ‘e mamma! Ciò detto, passiamo all'etimologia del termine péttola/péttula. Cominciamo col dire che la radice pat che pure dà vita a parole latine come patulus= disteso o verbi greci come pètomai indicanti l’azione del distendere, allargare etc., non si può riferire alla péttola/péttula;ciò è in tutti i testi da me compulsati al riguardo. Molto piú prosaicamente le parole péttola e péttula si fanno derivare da un acc. latino: petula(m)con consueto raddoppiamento (espressivo) della dentale T in parole sdrucciole, con derivazione radicale dalla radice pet di peto (lat.:peditum);e non se ne faccia meraviglia: si pensi a su cosa insiste la pettola! Altra ipotesi, ma forse meno convincente, è che la péttola/péttula si riallacci al basso latino: pèttia(m)=pezza,nella forma diminutiva pettúla(m) e successivo cambio di accento che abbia dato péttula: questa etimologia può solleticare, ma è lontana dalla sostanza della péttola napoletana che non indica una piccola pezzuola quale appunto è la pettúla, ma, al contrario, un’ampia falda. Rammento qui in coda a tutto quanto détto che in napoletano il termine péttola [nel suo significato di ampia falda, d’ estesa, sfoglia, di grande, largo strato] addizionato dello specificativo ‘e spalla [di spalla ]viene usato per indicare un particolare taglio di carne, quello che altrove è noto come reale e connota un buon taglio magro,piuttosto fibroso ricavato dalla parte che sovrasta la spalla e quasi la copre, taglio che richiede una cottura lunga e lenta anche se talvolta viene impropriamente tagliato a bistecche. È adatto per bolliti, spezzatini, brasati e macinati. Raffaele Bracale

Nessun commento:

Posta un commento