domenica 15 dicembre 2013
VARIE 2715
1.A CCHI PAZZEA CU 'O CIUCCIO, NUN LE MANCANO CAUCE
A chi gioca con un asino, non mancheranno i calci
Id est:chi pratica ambienti o esseri cattivi o malfidi, dovrà subirne le immancabili, dure conseguenze.
pazzea o pazzeja = gioca, scherza voce verbale (3° pers. sing. ind. pres.) dell’infinito pazzïà= giocare, scherzare o pure comportarsi irrazionalmente; etimologicamente il verbo napoletano, pervenuto peraltro anche nell’italiano, risulta un denominale di pazzo/pazzia derivati più che dal latino patior= soffro, dal greco patheìa (da pronunciarsi pathîa= sofferenza di corpo o animo;
ciuccio = asino, ciuco e per traslato persona ignorante; etimologicamente la voce a margine parrebbe essere di origine espressiva, ma la cosa non mi convince e propendo più per l’ipotesi che vede in ciuccio un adattamento di tipo popolare di un originario giucco da un lat. ex-sucus= senza sugo, sciocco, sempre che ciuccio non derivi dal latino cicur= mansuefatto domestico o da cillus modellato sul greco kìllos; non manca infine chi vi vede una radice araba schiacarà=ragliare radice che molto più chiaramente à dato il siculo sciecco;
cauce = calci plurale di caucio= calcio; la voce partenopea risulta deriv. da una forma aggettivale lat. calcius che è da calce(m) 'calcagno, calcio' con il consueto (lo abbiamo già visto altrove: caldaia→caurara, gelsa→ceuza, altus→auto etc.) al + consonante che dà au.
2.
‘A FUNICELLA CORTA E ‘O STRUMMOLO TIRITEPPETO
ad litteram: la cordicella corta e la trottolina scentrata e ballonzolante. Piú esattamente a Napoli s’usa dire: s’è aunita ‘a funicella corta e ‘o strummolo tiriteppeto, ovvero: si sono uniti, in un fallimentare connubio, una cordicella troppo corta per poter imprimere con forza la necessaria spinta al movimento rotatorio dello strummolo a sua volta scentrato o con la punta malamente inclinata tale da conferire un movimento non esatto per cui la trottolina s’inclina e si muove ballonzolando e producendo un suono del tipo tirití-tirité donde per onomatopea il napoletano tiriteppeto;
funicella s.vo f.le= piccola fune, spago etimologicamente diminutivo del lat. funi(s) con aggiunta del suff.ella f.le di ellosuffisso alterativo di sostantivi e aggettivi, con valore diminutivo e spesso vezzeggiativo ed epentesi del suono eufonico c;
corta agg.vo f.le= corta, breve, insufficiente, di poca lunghezza o di lunghezza inferiore al normale (voce dal lat. curtu(m)/a(m) 'accorciato/a, troncato/a');
tiriteppe agg.vo m.le e f.le = scentrato/a, fuori asse come nella fattispecie la punta della trottolina; voce onomatopeica che riproduce il suono ballonzolante della trottolina scentrata.
strummolo s.m. trottolina lignea in forma di piccola pigna, con scanalature incise lungo tutta la superficie, disposte parallelamente dal fondo alla punta nella quale è infissa una punta metallica; per azionare la trottolina e farla prillare vorticosamente si arrotola strettamente sulla trottolina una cordicella, facendole seguire il percorso delle scanalature dalla base al vertice; si lancia verso terra la trottolina e si dà un deciso, rapido strappo alla cordicella che se è sufficientemente lunga riesce ad imprimere un duraturo moto rotatorio alla trottolina che se à la punta ben centrata e non inclinata rispetto all’asse della trottolina, regge il moto adeguatamente; nel caso invece che la punta metallica sia infissa in maniera scentrata rispetto l’asse maggiore della trottolina, quest’ultima prillerà in maniera non consona, traballando ed alla fine crollando miseramente in terra adagiandovisi e mettendo fine al movimento.
la voce strummolo à un’etimologia greca derivando dritto per dritto dal greco strómbos trasmigrato nel latino strumbus con consueta assimilazione progressiva mb→mm per cui strumbus→ strummus da cui con l’aggiunta del suffisso diminutivo olus il napoletano à ricavato strummolo con il suo esatto significato di piccola trottola.
Raffaele Bracale
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