domenica 9 marzo 2014

VARIE 2947

1. -Â CCARNE 'E LUPO, DIENTE 'E CANE Alla carne di lupo (vanno opposti) denti di cane Id est: vim vi repellere licet; alla violenza bisogna rispondere con violenza simile, se non maggiore! 2. - 'A CARNE SE VENNE Â CHIANCA La carne viene venduta in macelleria. Id est: per acquistare qualcosa bisogna rivolgersi al suo commerciante o per ottenere alcunché bisogna necessariamente rivolgersi a chi ne sia esperto; insomma per ottenere qualcosa, non si può improvvisare, ma bisogna rivolgersi sempre al competente. Di per sé la voce chianca (dal lat. planca) come significato primo varrebbe asse di legno; il significato di macelleria gli viene dal fatto che anticamente la carne venduta al minuto era esposta e sezionata su di un asse di legno; linguisticamente è normale in napoletano il passaggio di pl a chi (cfr. ad es. plus→cchiú, platea→chiazza, plumbeum→chiummo, clavum→chiuovo, plattu-m→chiatto etc.). 3. - 'A CARTA VÈNE E 'O JUCATORE S'AVANTA. Il giocatore si vanta (millantando meriti che non à) delle buone carte che riceve (che gli permettono di vincire…). Il proverbio si cita a mo' di rimbrotto allorché qualcuno inopportunamente si glori di un qualche risultato positivo ottenuto, e voglia far credere che il fatto sia dipeso dalla sua abilità e non dalle sopravvenute, fortunose circostanze favorevoli; e tale è l'atteggiamento tipico di taluni spocchiosi giocatori di carte non particolarmente abili, ma eccezionalmente fortunati, quelli che vengon detti pigliatori di carte, quelli cioè che – favoriti dalla sorte – vengono, nella distribuzione delle carte forniti di un numero eccessivo di carte di per sé vincenti. 4. - 'A CARNE SE JETTA E 'E CANE S'ARRAGGIANO La carne va a buon mercato ed i cani si arrabbiano Proverbio citato, a mo' di amara considerazione allorché pure in presenza di opportunità favorevoli, mancano o il danaro occorrente per approfittarne, o - per traslato - non si à la forza o capacità occorrente a raggiungere un risultato che sembra sia lí a portata di mano. 5. - Â CASA CA NUN SÎ 'MMITATO NUN CE JÍ Non andare nella casa dove non sei invitato.. ...correresti il rischio di essere messo alla porta come fastidioso ed indesiderato. 6. - Â TAVULA D''E PEZZENTIELLE, NUN MANCANO MAJE TUZZULELLE Sul tavolo dei poverelli non mancano mai tozzi di pane Id est: non ostante la miseria, su di un tavolo di poverelli, ci saranno sempre - a disposizione di tutti - pezzetti di pane, sia pure raffermi. 7. - Â CCAURARA VECCHIA, VROGNOLE E PPERTOSE Sulla pentola vecchia, ammaccature e buchi. Id est: la salute delle persone vecchie è sempre malferma: i vecchi soffrono sempre di qualche piccolo o grosso malanno alla stregua di una pentola vecchia che per essere stata usata molto, porta su di sé inevitabili tracce di usura e del tempo trascorso. 8. -A CCAVALLO 'E RAZZA NUN SERVE 'O SCURRIATO Con il cavallo di razza non occorre (usare) la frusta Id est:Le persone beneducate o discendenti da ottima prosapia, non avranno mai bisogno di rimproveri o richiami, in quanto si comporteranno sempre bene secondo i buoni dettami educativi ricevuti. 9. -A CCAVALLO JASTEMMATO LLE LUCE 'O PILO Al cavallo maledetto gli luccica il pelo Id est:Piú una persona viene maledetta o invidiata, piú le si accresce il benessere e/o la fortuna. 10. -ACCUSSÍ COMME VAJE, ACCUSSÍ SÎ TENUTO Cosí come incedi, cosí sei considerato Proverbio dal duplice significato: a) a seconda di come sei vestito, cosí sarai giudicato;(qui l'abito fa il monaco contrariamente a quanto di solito ritenuto) b) Come ti comporterai con gli altri, cosí sarai ripagato. 11. - ACCUSSÍ VA 'O MUNNO: CHI NATA E CCHI VA A FFUNNO Cosí va il mondo: chi nuota e chi affonda Id est:in questo mondo c'è sempre chi emerge e chi, meno fortunato, affonda 12. - 'A CHE MMUNNO È MMUNNO, È GGHIUTA SEMPE ACCUSSÍ Da che esiste il mondo è andata sempre cosí. Id est:Occorre rassegnarsi ed accettare la vita per quel che è: non è possibile andare contro il fato 13. - 'A CERA SE STRUJE E 'A PRUCESSIONE NUN CAMMINA Le candele si consumano, ma la processione non avanza. Proverbio usato a salace commento dell'atteggiamento di chi accidiosamente indugi troppo in qualcosa o perda inutilmente tempo. 14. - A CCHI DICE 'E FATTE 'E LL'ATE NUN LE DICERE 'E TUOJE. A chi propala i fatti degli altri non narrare i tuoi Fa' attenzione allo spettegolatore: non raccontargli i casi tuoi o ti troverai sulla bocca di tutti. 15. –‘A CCHIESIA NUN CACCIA SANTE, NÈ 'A SCOLA, SCENZIATE La chiesa non rende santi, nè la scuola, scienziati. Id est:non è sufficiente frequentare una chiesa per diventar santo, nè una scuola per giungere ad essere uno scienziato; occorrono ben altre lunghe sostanziali, pratiche applicazioni. Brak

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