lunedì 8 settembre 2014
CIALTRONE
CIALTRONE
Anche questa volta faccio sèguito ad un quesito rivoltomi dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) occupandomi della voce italiana in epigrafe, di suoi eventuali sinonimi, per poi esaminare quali sono le corrispondenti voci del napoletano.
Comincio con il dire che il termine cialtrone è parola dall’ampio ventaglio di significati indicando una persona volgare e spregevole, arrogante e poco seria,parolaia e vuota chiacchierona, trasandata nell’operare, priva di serietà e correttezza nei rapporti personali, o che manca di parola nei rapporti di lavoro. Anche, con sign. attenuato, persona sciatta nel vestire e nel portamento, o che nel lavoro sia solita fare le cose in fretta. Quanto all’etimo esso, per tanti – troppi! – è ignoto, laddove trovo perseguibilissima la soluzione propugnata dal D.E.I. e segnatamente dal prof. Giovanni Alessio (Catanzaro, 22 marzo 1909 – †Firenze, 20 giugno 1984) che curò le voci sotto la lettera C e che lesse in cialtrone (quale vuoto parolaio) un adattamento per dissimilazione n→l di ciantrone(=cantore) accrescitivo di ciantro [dal fr. chantre]
Sono usati quali sinonimi della voce in epigrafe:
accattone s.vo ed ag.vo m.le e solo m.le persona che vive di elemosina, accattando cioè chiedendo con insistenza e/o con servilismo roba, denaro, viveri;persona molto povera, che vive in condizioni di estrema miseria; voce deverbale del lat. mediev. «accaptare», comp. di ad- e captare, intensivo di capĕre «prendere».
pitocco/a s.vo ed ag.vo m.le o f.le accattone, mendicante, persona male in arnese; voce dal greco πτωχός (ptcòs) «mendicante, povero».
paltoniere s.vo ed ag.vo m.le e solo m.le in primis uomo di vile condizione, servo addetta ai lavori piú umili ; per estens., chi vive di elemosina; mendicante, pitocco, persona vile, spregevole, o priva di scrupoli[ voce dal fr. ant. pautonier].
E veniamo al napoletano dove troviamo:
arrobbagalline s.vo m.le e solo m.le lett. ed in primis rubagalline, balordo, ladruncolo....per estensione borsaiolo, borseggiatore, scippatore, tagliaborse;termine formato dall’agglutinazione funzionale della voce verbale arrobba [3ª p. sg. ind. pr. dell’infinito arrubbà = rubare, depredare denominale di robba (roba)(dal tedesco rauba =bottino,preda) attraverso un ad→ar per assimilazione regressiva + robba = adrobba→arrobba→arrobbare→arrubbare/arrubbà= darsi al bottino, alla preda;] addizionata del s.vo pl. galline del sg. gallina [lat. gallīna],
chiachiello s.vo m.le e solo m.le voce quasi desueta che indicò in primis un uomo di bassa statura e poi per estensione semantica lo sciocco credulone, il babbeo di nessuna personalità, il mancator di parola, il bonaccione, il banderuola aduso a mutar continuamente parere ed intenti e pertanto un essere inetto,spregevole, persona di scarsa serietà; quanto all’etimo si può supporre una base lat. cloac(u)la + il suff.masch. iello oppure, ma meno probabilmente,da collegarsi al greco kophòs=babbeo voce che però già diede il seguente chiafèo morfologicamente piú rispondente alla derivazione dalla voce greca ;
cuglione s.vo m.le e solo m.le in primis coglione, testicolo; per traslato come nel caso che ci occupa persona spregevole, priva di scrupoli, canaglia, farabutto, furfante [ dal lat. (dei glossarî) coleone-m,per coleu-m «testicolo»].
scauzone s.vo m.le e solo m.le in primis persona priva di calze e scarpe, male in arnese,vile per modo di vestire ed incedere, cialtrone e per estensione persona capace di azioni spregevoli o disoneste, cattivo soggetto malvagio, senza scrupoli proclive ad ogni nefandezza; la voce risulta essere un accrescitivo (cfr. il suff. one) in funzione dispregiativa di scauzo =scalzo che è contrazione di scalz(at)o; scauzo è dal lat. excalcèatu(m) p. p. del lat. excalceare, comp. di ex- 'via da' e calceare 'mettere le calzature', deriv. di calceus 'scarpa'; normale nel napoletano il passaggio del lat al ad au (cfr. altus→auto→àvuto→àveto= alto alter→àuto→ato= altro).
stracciavrache s.vo ed agg.vo m.le e solo m.le in primis straccione; per estensione essere spregevole, persona di scarsa qualità che per il modo di vestirsi e di comportarsi, non suscita rispetto; quanto all’etimo termine formato dall’agglutinazione funzionale della voce verbale straccia[3ª p. sg. ind. pr. dell’infinito straccià = stracciare, lacerare, rompere [ da un lat. pop. ✻extractiare, der. di tractus, part. pass. di trahĕre "trascinare"] di robba (roba)(dal tedesco addizionata del s.vo pl. vrache del sg. vraca [lat. braca, di origine gallica;],
strascinafacenne s.vo m.le e solo m.le in primis faccendiere, intrallazzatore,maneggione, traffichino, trafficone che opera ai margini di tribuli e/o preture per traslato come nel caso che ci occupa persona spregevole adusa a mestare, trafficare, imbrogliare, macchinare, manovrare senza dar conto del proprio operato; quanto all’etimo termine formato dall’agglutinazione funzionale della voce verbale strascina[3ª p. sg. ind. pr. dell’infinito strascenà = trascinare, tirarsi (appresso), condurre, menare, portare, trarre [ da un lat. pop. s +traginare, der. di trahĕre "trarre"] addizionata del s.vo pl. fsacenne del sg. facenna [ dal lat. facienda "cose da farsi", gerundivo neutro pl. di facĕre "fare"].
vrinzolo s.vo m.le (ma adattamento di un originario femminile vrenzola); in effetti il termine quale s.vo f.le è riferito ad una donna volgare, lercia , rabberciata, stracciona, raffazzonata ; di per sé la voce vrenzola nel suo significato primo di straccio e poi in quello estensivo di persona, donna mal fatta o mal ridotta; etimologicamente è da ricollegarsi ad una brenniciola→bren(ni)ciola→brenciola→vrenzola, diminutivo di un’originaria brenna corrispondente (vedi il Du Cange) ad un basso lat. breisna= rozza, vile,senza valore ma non manca (senza che mi trovi d’accordo) chi fa derivare brenna dall'ant. fr. braine (giumenta) sterile e quindi priva di valore; l’adattamento al maschile è riferito dunque ad uomo volgare, lercio,pessimo per il modo di vestirsi e di comportarsi,persona che non suscita alcun rispetto; va da sé che vrinzolo etimologicamente è adattamento al m.le di brenciola→brinciolo→vrinzolo.
vurzacchione s.vo m.le e solo m.le in primis briccone, brigante, per estensione come nel caso che ci occupa gaglioffo, lazzarone, lestofante, maleducato, mascalzone, sfacciato, villano, villanzone che si esprime con enfasi e ridondanza immeritate; voce accrescitivo di vurzacchio denominale di vorza [lat. tardo bursa, dal gr. býrsa "pelle, otre di pelle"]. cui si collega semanticamente per l’enfiagione tipica della borsa piena; vorza è addizionata del suffisso acchio
suffisso alterativo peggiorativo di sostantivi ed aggettivi corrispondente al lat. –aculu-m→aclu-m→ acchio; di per sé poco diffuso, ma espressivo).
Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e chi forte dovesse imbattersi in queste paginette. Satis est.
Raffaele Bracale
Nessun commento:
Posta un commento