lunedì 3 novembre 2014

COZZECHE DINT’ Â CONNOLA –

COZZECHE DINT’ Â CONNOLA – Cozze nella culla Nota: cozzeche è il plur. di cozzeca= cozza, mollusco marino commestibile, comune nei mari temperati e anche coltivabile,(da consumarsi preferibilmente nei mesi senza la erre, cioè da maggio ad agosto), con conchiglia bivalve a forma di cuneo, nera all'esterno e madreperlacea all'interno; la voce cozzeca che è anche nell’italiano accanto a cozza, è variante merid. di coccia 'guscio di molluschi'; connola= culla piccolo letto per neonati, un tempo per lo piú a dondolo; la voce connola è dal tardo latino cunula(m), dim. di cuna 'culla'; la ricetta fu molto gradita al re Ferdinando I Borbone (Napoli, 12 gennaio 1751 – †Napoli, 4 gennaio 1825)che la faceva preparare con i mitili da lui stesso pescati e che non era riuscito a vendere, come era solito fare con tutto l’altro da lui pescato nel mare sotto la collina di Posillipo. ingredienti e dosi per 6 persone 2 kg di cozze; 12 grossi pomidoro semimaturi tipo Sorrento o tipo costoluti; 1 etto di capperi dissalati, lavati, asciugati e tritati finemente con un gran ciuffo d’aneto e due spicchi d’aglio; 1 cucchiaio d’origano secco; 3 cucchiai di pangrattato o mollica di pane casareccio bruscata al forno e tritata finemente; 1 bicchiere e mezzo d’olio d’oliva e. v.p. s. a f. sale fino e pepe nero q. s. preparazione Lavare e spazzolare decisamente le cozze eliminando bisso ed incrostazioni; sistemarle in un ampio tegame incoperchiato , senza aggiungere acqua o altro liquido ed a fuoco vivace farle aprire aggiungendo alla fine poco pepe; prelevare dalle valve i frutti sistemandoli in una terrina coperti con il liquido che le cozze, aprendosi avranno prodotto; tale liquido dovrà essere filtrato con un colino di garza per trattenere eventuali impurità. Lavare, asciugare i pomidoro che vanno tagliati orizzontalmente verso l’alto per modo che eliminato il… cappello, si possano adeguatamente svuotare di polpa e semi; porli capovolti su di un canevaccio per far scorrer via un po’ del liquido di vegetazione; dopo alcuni minuti sistemarli uno accanto all’altro in una capace pirofila nella quale verrà versato tutto il liquido d’apertura delle cozze, tenendo i pomidoro con la bocca in alto; salarli, aggiungere un po’ d’origano e porre in ogni pomodoro un adeguato numero di frutti di mare,cospargendovi sopra il trito di capperi, aneto ed aglio; irrorare il tutto con l’olio ed a completamento cospargere con il pangrattato o il trito di mollica bruscata , ponendo al forno caldo (180°) per circa 25’ fino a che non si formi una crosticina dorata. Servire caldo di forno. Vini: secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano) freddi di frigo. Mangia Napoli, bbona salute! raffaele bracale

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