TROCOLA – TRUÓCOLO etc.
Esistono talvolta, nell’ idioma napoletano, delle parole che ànno al maschile ed al femminile una forma quasi simile, ma significati ed etimi completamente diversi ( per tutti ad es.: cuozzo e cozza ). È il caso dei due sostantivi in epigrafe che parrebbero, nell’ordine, il femminile ed il maschile di una medesima voce e che in realtà sono oggetti completamente diversi di significato ed etimo distinti.Cerco di illustrarli; cominciamo con
tròcola s.vo f.le che si rende in italiano con la voci crepitacolo,tabella o battòla tutti termini che indicano la tavoletta di legno di forma rettangolare (circa cm. 50 x 25) munita di impugnatura e fornita di un imprecisato numero di maniglie mobili di ferro, tavoletta che, per il rumore che produce, è usata nelle funzioni religiose della settimana santa quando, nelle liturgie della chiesa cattolica, è proibito l'uso delle campane e campanelli; la voce italiana crepitacolo è un derivato del lat. crepitaculu(m), deverbale di crepitare 'scoppiettare, stridere'; la voce tabella è un derivato del lat. tabella(m) 'tavoletta', dim. di tabula 'tavola' mentre la voce battòla è un deverbale di battere; la voce napoletana risulta etimologicamente forgiata per metatesi sul greco krótalon→tròkalon→tròcola.
Niente a che spartire con la tròcola il successivo
truócolo s.vo m.le che (con derivazione dal longobardo trog + un suff. diminutivo olo (lat. olus) ) indica 1) un recipiente ( in italiano: trogolo o truogolo), per lo piú in muratura, basso e largo, destinato a vari usi: trogolo per il bucato, da muratore, dell'arrotino. 2) mangiatoia per suini.
La medesima diversità occorre, come ò detto, tra i sostantivi: cuozzo e cozza, apparentemente simili per la forma, ma diversissimi per significato ed etimo:
cuozzo s.vo m.le che rende l’italiano cantuccio di pane e che etimologicamente risulta un deverbale del lat. cutio= reseco (il cantuccio è la parte terminale di un filoncino di pane e per esser gustato va opportunamente resecato ed aperto per essere acconciamente farcito;
cosa ben diversa la
cozza (o cozzeca) s.vo f.le = mitilo, etimologicamente è una variante merid. di coccia 'guscio di molluschi'; con la variante cozzeca a Napoli si suole indicare o una ragazza molto scura di pelle (la cozza à il guscio nero o verde scuro) oppure una giovane donna decisamente brutta.
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