martedì 14 giugno 2016
VARIE 16/616
1 -CÚNTATE SEMPE ‘E SORDE, PURE QUANNO ‘E TTRUOVE.
Conta sempre il danaro, anche quando lo dovessi trovare
Id est: l’attenzione e la precisione son sempre opportune anche quando parrebbero non necessitare.
2 -CU ‘NU SÍ TE ‘MPICCE E CU ‘NU NO TE SPICCE.
Dicendo di sí puoi impicciarti, dicendo di no ti liberi.
Id est: Spesso dicendo di sí a qualcuno anche una sola volta ci si può trovar coinvolti in faccende da cui riesce poi difficile liberarsi, mentre dicendo di no non si corre simile pericolo e si resta liberi di futuri o fastidiosi coinvolgimenti.
3 - CUNZIGLIO ‘E VORPE, RAMMAGGIO ‘E GALLINE
Consiglio di volpi, danno di galline.
Id est: quando si riuniscono in consiglio i furbi, ne deriverà certamente un danno agli sciocchi; la cosa vale pure per i sottoposti quando a riunirsi sono i superiori .
4 - CU ‘O CAVALLO ‘O SPRONE, CU ‘A MUGLIERA ‘O BASTONE.
Con il cavallo (occorre) lo sperone, con la moglie il bastone
Id est: sia con la bestia che con la moglie, per ottenere qualcosa, occorre usare le maniere forti.
5 - CU ‘O FURASTIERO ‘A FRUSTA E CU ‘O PAISANO ARRUSTO
Con lo straniero (occorre) la frusta, con il prossimo stanziale (occorre) l’arrosto
Id est: Bisogna esser prevenuti e scettici in ispece con gli stranieri, mentre al contrario occorrono liberalità ed amicizia con i compaesani.
6 -CUORPO SAZZIO NUN DESIDERA NIENTE.
Chi à tutto non desidera niente
Avendolo già ottenuto; per converso:
7 - CUORPO DESIDERUSO NUN SE SAZZIA MAJE.
Corpo aduso a desiderare sempre non si sazierà mai.
Chi desidera sempre qualcosa, anche se l’ottiene non ne resta soddisfatto ed avidamente ed ingordamente vuole altro ancóra.
8 - CURONA LÒNGA, CUSCIENZIA SPORCA.
Corona lunga, coscienza sporca
Id est: chi prega molto ed a lungo à molti peccati da farsi perdonare.
9 -CUSCIENZIA E DDENARE VA SAPENNO CHI ‘E TTÈNE.
Coscienza e danaro non si sa bene chi ne abbia
è quasi impossibile venire a sapere le reali disponibilità morali e finanziarie di una persona; in genere infatti si è restii a far conoscere la propria buona situazione economica, ma anche la propria buona disposizione d’animo a far del bene.E ciò per non essere importunati con richieste di aiuti materiali o morali.Per ciò che riguarda la coscienza il proverbio poi ammonisce a non dar credito alle apparenze; chi è veramente e non apparentemente buono deve mostrarlo con le opere, non con le chiacchiere!
10 - ADD’ ‘AMICE E ADD’’E PARIENTE NUN CE ACCATTÀ E NUN CE VENNERE NIENTE
I peggiori affari si concludono con gli amici ed i parenti dai quali è consigliabile non acquistar nulla, ed ai quali è sconsigliato vendere alcunché.
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