martedì 17 gennaio 2017
VARIE 17/63
1.'A GATTA, PE GGHÍ 'E PRESSA, FACETTE 'E FIGLIE CECATE.
La gatta, per andar di fretta, partorí figli ciechi. La fretta è una cattiva consigliera. Bisogna sempre dar tempo al tempo, se si vuol portare a termine qualcosa in maniera esatta e confacente.
2. GGATTA CA ALLICCA 'O SPITO, NUN CE LASSÀ CARNE P'ARROSTERE.
Ad litteram: alla gatta che lecca lo spiedo, non lasciar carne da arrostire. Id est: non aver fiducia di chi ti à dato modo di capire di che cattiva pasta è fatto, come non sarebbe opportuno lasciare della carne buona per essere arrostita, a portata di zampe di un gatto che è solito leccare gli spiedi su cui la carne viene arrostita...
3.A GGHÍ A GGHÍ
letteralmente: ad andare ad andare;detto a commento di tutte quelle azioni condotte a termine per un pelo ed i cui risultati siano stati raggiunti risicatamente.Locuzione di carattere temporale, ma intesa talora anche in senso modale.
4.A GGHIENNERE E NNEPUTE, CHELLO CA FAJE È TTUTTO PERDUTO.
A generi e nipoti quel che fai, è tutto perso - Cioè: va perduto il bene fatto ai parenti prossimi
5.A LA SANFRASÒN oppure SANFASÒN
Ad litteram: alla carlona; detto di tutto ciò che venga fatto alla meno peggio, senza attenzione e misura, in modo sciatto e volutamente disattento, con superficialità e senza criterio.La voce avverbiale sanfrasòn/sanfasòn è, pari pari, corruzione del francese sans façon (senza misura).
BRAK
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