TENÉ ‘A CÓRA
‘E PAGLIA
Ad litteram: Avere la coda di paglia (essere in
sospetto di non avere la coscienza pulita, allarmarsi alla prima allusione
sfavorevole, discolparsi senza essere stati accusati quindi reagire velocemente
a critiche o osservazioni, "prendere velocemente fuoco", come la
paglia). S i tratta d’un’espressione nata in àmbito contadino: un'antica favola
racconta che una giovane volpe cadde disgraziatamente in una tagliola; riuscì a
fuggire ma gran parte della coda rimase nella tagliola. Si sa che la bellezza
delle volpi è tutta nella coda, e la poveretta si vergognava di farsi vedere
con quel brutto mozzicone. Gli animali che la conoscevano ebbero pietà e le
costruirono una coda di paglia. Tutti mantennero il segreto tranne un galletto
che disse la cosa in confidenza a qualcuno e, di confidenza in confidenza, la
cosa fu saputa dai contadini, padroni
dei pollai, i quali accesero un po' di fuoco davanti ad ogni stia. La volpe,
per paura di bruciarsi la coda, evitò di avvicinarsi alle stie. Si dice che uno
à la coda di paglia quando chi à commesso qualche birbonata abbia paura di
essere scoperto e si comporti conseguentemente allarmarmandosi alla prima
allusione sfavorevole, discolpandosi senza essere stati accusati, reagendo con
eccessiva rapidità alle piú
piccole critiche o osservazioni,
insomma "prendendo rapidamente fuoco", come la paglia.
Brak
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