mercoledì 15 novembre 2017

VARIE 17/1140



1.CHI 'A FA CCHIÚ SPORCA È PPRIORE.
Letteralmente: chi la fa piú sporca diventa priore. Id est: chi si comporta peggio è gratificato con il massimo premio. L'esperienza popolare insegna che spesso si è premiati oltre i propri meriti.
2.CHI ALLUCCA GRAN DELORE SENTE.
Ad litteram: Chi urla avverte un gran dolore; espressione usata per sottolineare che chi piange, urla, strepita o si lamenta in genere non lo fa per partito preso o per il gusto di farlo, ma per il fatto cogente di avvertire su di sé un gran dolore che lo spinge al lamento.
allucca= grida; voce verbale (3ª p.sg. ind. pr. dell’inf. aLLUccà = gridare, urlare[dal lat. volg. *adloquicare→alloq(ui)care→ alloccare→alluccà intensivo di loqui].
3.CHI ATO NUN TÈNE, SE COCCA CU 'A MUGLIERA...
Chi non à altre occasioni, si accontenta di sua moglie, id est: far di necessità virtú.
4.CHI CAMPA STURTARIELLO CAMPA BUNARIELLO, CHI CAMPA ADDRITTO...CAMPA AFFLITTO!
Chi vive di sotterfugi e di espedienti riesce sempre a sbarcare il lu.nario, chi vuol vivere in modo retto e corretto troverà sempre tante difficoltà sul suo cammino.
5.CHI D'AUSTO NN’È VVESTUTO, 'NU MALANNO LL' È VVENUTO
 Proverbio d’origine contadine dal doppio significato; in primis e letteralmente Chi alla fine dell' estate non si copre bene, incorrerà in qualche malanno; con la fine dell’estate e l’approssimarsi della stagione autunnale prodromica di quella invernale occorre esser previdenti, provvedendo a coprirsi per non incorrere in problemi di salute; nel significato traslato, nel quale il participio passato vestuto è da intendersi come provvisto di moneta, il proverbio vale Chi alla fine dell' estate non è riuscito a guadagnare abbastanza danaro con la vendita delle messi raccolte durante i mesi estivi andrà incontro a successivi  periodi di magra intesa come malanno.
Brak

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