sabato 23 febbraio 2019

RICCE ‘E FURETANE ALLA CANNELLA


RICCE ‘E FURETANE ALLA CANNELLA
Nota
Cannella
Droga aromatica usata in cucina e costituita dalla sottile corteccia interna, arrotolata in bastoncini e di colore giallo-bruno, di un'omonima pianta tipica delle regioni tropicali asiatiche; la voce cannella è anche usata come agg. invar.: di colore giallo bruno tendente al rossiccio. Si tratta di voce pervenuta nell’italiano e nel napoletano attraverso il francese cannelle o l’olandese kaneel(la Francia e l’Olanda importarono in Europa, per prime detta droga) quale diminutivo di canna posto che tale spezia, come détto, non è che una corteccia arrotolata a mo’ di bastoncino o piccola canna; è droga che produce effetti euforici e contenutamente afrodisiaci. È una spezia fortemente aromatica che può essere utile, oltre che come condimento, come stimolante generale. Si usa negli stati di prostrazione psico-fisica e nelle anemie; è antisettica e antispasmodica ed è indicata nelle mestruazioni scarse, nelle affezioni dell'apparato respiratorio, nelle malattie da raffreddamento e nelle alitosi (alito cattivo) . È usata soprattutto in pasticceria, ma anche in talune preparazioni rustiche. A margine rammento che recentemente si è scoperto che mezzo cucchiaino di cannella al giorno è sufficiente per ridurre la quantità di zuccheri nel sangue di chi soffre di diabete di tipo 2, di colesterolo e trigliceridi. La scoperta - pubblicata sull’autorevole «Diabetes Care» - l’à fatta in modo quasi casuale un tal dr. Ricàrd Anderson, scienziato statunitense del US Department of agriculture's human nutrition research center di Beltsville (Maryland).




Ingredienti e dosi per 6 persone:
6 etti di ricce ‘e furetane (fusilli lunghi bucati),
250 gr. di macinato di manzo,
250 gr. di macinato di maiale,
1 bicchiere di olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
3 etti di ricotta ovina stemperati con un bicchierino d’anice forte,
1  grossa cipolla dorata, mondata ed   affettata sottilmente,
un cucchiaino di dado vegetale granulare,
1 ciuffo di prezzemolo tritato finissimo,
1 bicchiere di vino rosso secco,
1 cucchiaio di cannella in polvere,
salefino e pepe nero macinato a fresco q.s.
1 etto e mezzo di pecorino grattugiato finemente.
sale grosso un pungno.


In unampio tegame di coccio, provvisto di coperchio o in una grande padella antiaderente versare l’olio con la cipolla affettata, e  farla imbiondire a fuoco vivo, aggiungere tutto il macinato, rimestare, abbassare il fuoco  e portarlo a mezza cottura, aggiungere il vino e farlo evaporare, indi completate la cottura incoperchiando dopo d’aver  bagnato con una mezza ramaiolata di acqua bollente in cui sia disciolto il cucchiaino di dado vegetale granulare; a cottura terminata aggiungere il prezzemolo e salare adeguatamente; mantenere incoperchiato il sugo  e tenerlo in caldo; frattanto in una grossa pentola colma d’acqua  lessare al dente i ricci di foretana, scolarli e versarli in una zuppiera calda dove si trovi la ricotta stemperata, rimestare ed  aggiungere l’intigolo di macinato, metà del pecorino e  tutta la cannella. Rimestare un’ultima volta ed impiattare cospargendo le porzioni con il  restante pecorino  e generosamente con del  pepe nero macinato al momento;  servire caldissimi di fornelli questi gustosi ricce ‘e furetane (fusilli lunghi bucati). Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a temperatura ambiente.
Mangia Napoli, bbona salute e scialàteve!
raffaele bracale



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