MULIGNANE A FFUNGETIELLO
melanzane a
funghetto.
note
mulignana=
melanzana dall’arabo badingian incrociato con il prefisso mela→ melingian
donde per metatesi meligniana→mulignana;
altrove l’arabo badingian fu
incrociato con i prefissi peto o petro e
s’ebbe petonciano o petronciano.
la
voce melanzana fu ritenuta, ma
impropriamente derivata da mela+ insana in
quanto ritenuto ortaggio il cui consumo potesse portare alla pazzia.
**
fungetiello= funghetto sost. m.le diminutivo di fungio
da un acc.vo lat. fungu(m) il cui
plurale fungi ( g palatale) determinò il
singolare fungio che con il suff.
diminutivo etiello diede fungetiello.
Questa
ricetta è uno dei modi partenopei di approntare uno squisito contorno con quel
saporitissimo ortaggio (la melanzana) che preparato riccamente come vedemmo alibi ( melanzane alla parmigiana ) può essere anche un appetitosa prima portata.
Queste
melanzane a funghetto sono – come ò
detto - da servirsi quale contorno di
portate di carni in umido o formaggi freschi.
A
Napoli le melanzane a funghetto
possono prepararsi in due versioni: a) in bianco, b) macchiate.
Quelle
in bianco vengono usate sia come contorno che come principale imbottitura dei
peperoni imbottiti (vedi ricetta).
Passiamo
alle ricette cominciando dalle
A
- mulignane a ffungetiello in bianco
ingredienti
e dosi per 6 persone:
1,500 kg di melanzane lunghe
violette napoletane,
8
– 10 filetti di acciughe sott’olio,
1
etto di olive nere di Gaeta denocciolate,
½
etto di capperini di Pantelleria dissalati e lavati,
½
bicchiere d’olio d’oliva e.v.,
tre
cucchiai di pangrattato o meglio ancóra un trito di mollica di pane casareccio
bruscato al forno (200°) e passato ad un mixer con lame da aridi,
2
cucchiai di sale fino,
sale
grosso una presa,
pepe
bianco q.s.,
1
ciuffo di prezzemolo lavato, asciugato e tritato finemente,
abbondante
olio di semi (per friggere).
procedimento
Lavare
ed asciugare le melanzane, troncarne il picciolo con il calice relativo e
(senza sbucciare!) tagliarle in cubi di circa 1,5 cm. di spigolo; sistemare
(in piú strati) i cubi in uno scolapasta cospargendo ogni strato con del sale
fino: in tutto ne occorreranno circa 2 cucchiai; coprire con un piattino
sormontato da un peso di 2 kg
ed attendere 30’
affinché le melanzane decantino dell’amaro liquido di vegetazione;al termine
sciacquare i cubi sotto un getto di acqua corrente fredda e strizzarli
opportunamente, ma delicatamente; mandare a temperatura abbondante olio di semi
in un tegame profondo e friggervi, fino a che siano colorite, poco per volta le
melanzane; frattanto in un altro ampio tegame versare il mezzo bicchiere d’olio
e.v., portarlo a temperatura, sciogliervi dapprima i filetti d’acciughe ed unirvi poi le olive
ed i capperi e fare insaporire il tutto; aggiungere i cubi di melanzane fritte
e cospargere con tutto il pangrattato o il trito di mollica bruscata;
salare parsimoniosamente con il sale
grosso, aggiungere due prese di pepe, rimestare cautamente ed unire il trito di
prezzemolo; adagiare in un piatto di portata e servire come contorno freddo o
tiepido.
B - mulignane
a ffungetiello macchiate
ingredienti
e dosi per 6 persone:
1,500 kg di melanzane lunghe
violette napoletane,
5
etti di pomidoro tipo Roma o Sanmarzano, lavati, sbollentati, pelati e
spezzettati; in alternativa una scatola di pomidoro pelati da 5 etti,
1
ciuffo di basilico lavato e spezzettato
a mano,
1
spicchio d’aglio mondato e schiacciato,
sale fino q.s. (per il sugo),
1
etto di olive nere di Gaeta denocciolate,
½
etto di capperini di Pantelleria dissalati e lavati,
1
bicchiere d’olio d’oliva e.v.,
2
cucchiai di sale fino,
sale
grosso una presa,
pepe
bianco q.s.,
abbondante
olio di semi (per friggere).
procedimento
Lavare
ed asciugare le melanzane, troncarne il picciolo con il calice relativo e
(senza sbucciare!) tagliarle in cubi di circa 1,5 cm. di spigolo;
sistemare (in piú strati) i cubi in uno scolapasta cospargendo ogni strato con
del sale fino: in tutto ne occorreranno circa 2 cucchiai; coprire con un
piattino sormontato da un peso di 2
kg ed attendere 30’ affinché le melanzane decantino dell’amaro
liquido di vegetazione;al termine sciacquare i cubi sotto un getto di acqua
corrente fredda e strizzarli opportunamente, ma delicatamente; mandare a
temperatura abbondante olio di semi in un tegame profondo e friggervi, fino a
che siano colorite, poco per volta le melanzane; frattanto in un altro ampio
tegame versate il bicchiere d’olio e.v.,
fatevi colorire l’aglio schiacciato (che poi eleminerete), aggiungete i pezzi
di pomidoro freschi o in iscatola, il basilico spezzettato ed un pizzico di
sale fino, ottenendo in circa 15’
un fluido sugo nel quale vanno poi aggiunti le olive ed i capperi tenuti al fuoco per
altri 10’
per fare insaporire il tutto; aggiungete i cubi di melanzane fritte e salate parsimoniosamente con il sale grosso,
aggiungete due prese di pepe, rimestate cautamente ed adagiate in un piatto di
portata e servite come contorno freddo o tiepido.
N.B.
Le melanzane a funghetto sposano bene sia con i vini rossi che con i bianchi.
Si
tratta di due buonissimi modi di preparare le melanzane; personalmente preferisco
quello sub A.
Tenetemi
informato delle vostre preferenze.
Mangia
Napoli, bbona salute!
Raffaele
Bracale.
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