RIZELARSI/RIZZELARSE
Scrive l’amico Renato de Falco in Alfabeto Napoletano (Ed. 2002): "Inutile affannarsi a ricercare nei Vocabolari italiani il verbo rizelarsi: esso ricorre unicamente
nell’area napoletana nella morfologia rizzelarse
e con un significato che ben poco à in comune con lo zelo." Il curioso è che
nessun Dizionario napoletano accoglie il verbo in esame. Questa parola anche se
è di uso corrente nel nostro parlare, si riscontra raramente negli scritti dei
vari Autori. La troviamo, ad es. nella gradevole poesia/racconto di Libero
Bovio La forza del destino, ove si legge: “Ma Pascalino nun se rizzelaje, dicette ‘nfaccia a mamma:
Embè fa tu…”.
Il nostro rizelarsi,
in italiano si può tradurre col verbo “risentirsi”, solo che il risentimento è
un po’ più forte nell’intento napoletano; chi si rizela, si irrita, si sdegna, si stizzisce.
E’ evidente che questo lemma è formato dal prefisso
intensivo ri e dal verbo zelare, cioè agire con zelo.
Zelare viene
dal verbo latino zelo, as, avi, atum, are=
amare ardentemente, emulare, invidiare, essere geloso, il quale, a sua volta,
deriva dal greco () zelos, che
aveva anch’esso un ampio significato comprensivo dei termini entusiasmo,
ambizione, rivalità, vivo desiderio, gelosia, avversione, invidia, zelo.
Non bisogna meravigliarsi che l’intimo significato di
questa parola in esame, non corrisponde propriamente ad alcun concetto delle
parole latine e greche da cui proviene. E’ molto frequente che un determinato
vocabolo, nel corso degli anni e dell’uso, muti l’originale accezione.
Ricordiamo, a mò d’esempio, la parola mancia,
che inizialmente significava regalo,
ma nel corso degli anni è stata declassata ad una banale regalia.
E’ strano che anche i vocabolari napoletani, editi dopo
il 2002, e fino al momento che scrivo, non riportano questa nostra parola
Solo nel voluminoso Dizionario Etimologico Garzanti tra i
derivati del verbo zelare, è
riportata una parola molto simile alla nostra: <rinzelare v. tr. der. di zelare
con rin-; 1870, V. Imbriani
“Hegeliani di Napoli”. Der. rinzelarsi>.
Ed allora, quand’è che qualcuno si rizzela? Allorché viene a conoscenza di una maldicenza nei suoi
confronti, su di una persona a lui cara, o si sente offeso nell’amor proprio,
nella sua serietà, nella sua onestà, nel suo corretto …zelare.
Brak
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