MEZZANELLE SCIUÉ SCIUÉ
Reputo
che chi mi segue conosca l’espressione sciué
sciué, per cui non metterebbe conto soffermarsi a dirne; lo faccio ad
abundantiam per amor di completezza.
La locuzione or ora rammentata è molto conosciuta e viene usata
quasi come aggettivazione per indicare qualsiasi cosa che venga fatta con superficialità, alla buona,
senza eccessivo impegno, insomma in maniera fluente, scorrevole, con
semplicità.
Per ciò che attiene all’etimologia, una scuola di pensiero reputa che essa provenga dalla lingua francese e precisamente dalla voce: échoué participio passato dal verbo échouer che significa: non riuscire,andare a vuoto. Orbene, è vero che la voce échoué suona, nella lettura esciué, in maniera molto simile allo sciué napoletano, ma la locuzione partenopea non indica mai qualcosa di non riuscito o di andato a vuoto, mancato, ma sempre qualcosa di condotto a termine sia pure in maniera semplice e veloce.Penso perciò che questa ipotesi non sia percorribile.
Mi sembra molto piú vicina l’ipotesi che fa derivare dall’immarcescibile latino la locuzione rammentata;
partendo infatti da un fluens (part. presente del verbo fluere) reiterato, insomma partendo da un fluens fluens che tradotto suona fluente,fluente,corrente, scorrevole (con il medesimo significato dello sciué sciué) si giunge all’espressione napoletana, tenendo presente che il gruppo latino fl evolve sempre in sci come ad es. flos che dà sciore - flumen che dà sciummo etc. -
Per ciò che attiene all’etimologia, una scuola di pensiero reputa che essa provenga dalla lingua francese e precisamente dalla voce: échoué participio passato dal verbo échouer che significa: non riuscire,andare a vuoto. Orbene, è vero che la voce échoué suona, nella lettura esciué, in maniera molto simile allo sciué napoletano, ma la locuzione partenopea non indica mai qualcosa di non riuscito o di andato a vuoto, mancato, ma sempre qualcosa di condotto a termine sia pure in maniera semplice e veloce.Penso perciò che questa ipotesi non sia percorribile.
Mi sembra molto piú vicina l’ipotesi che fa derivare dall’immarcescibile latino la locuzione rammentata;
partendo infatti da un fluens (part. presente del verbo fluere) reiterato, insomma partendo da un fluens fluens che tradotto suona fluente,fluente,corrente, scorrevole (con il medesimo significato dello sciué sciué) si giunge all’espressione napoletana, tenendo presente che il gruppo latino fl evolve sempre in sci come ad es. flos che dà sciore - flumen che dà sciummo etc. -
E passiamo alla ricetta:
ingredienti e dosi per 6 persone:
ingredienti e dosi per 6 persone:
6 etti di mezzanelle spezzettate a mano (pezzi da 4 cm.),
sale doppio un pugno,
1 bicchiere abbondante di olio di oliva e.v.p. s. a f. ,
½ kg di pomidoro ciliegia lavati, asciugati e divisi in quattro
parti,
2 cucchiai abbondanti di doppio concentrato di pomodoro,
2 spicchi d’aglio mondati finemente tritati,
1 cucchiaio di origano secco,
1 etto di pecorino grattugiato,
sale fino e pepe decorticato q.s.
procedimento
Tritare innanzitutto gli spicchi d’aglio mondati e metterli in
infusione per circa un’ora nell’olio affinché si aromatizzi; dopo un’ora
versare in un’ ampia padella tutto l’olio con l’aglio tritato ed aggiungere i
pomidoro tagliati in quattro parti; regolare di sale e pepe e schiacciare un
po’ i pomidoro con una forchetta; aggiungere i due cucchiai di concentrato
sciolti in un bicchiere di acqua bollente, il cucchiaio di origano e regolare
ancóra di sale, facendo sobbollire a
fiamma vivace per circa 15 minuti; nel frattempo lessare al dente in abbondante
(8 litri)
acqua salata (un pugno di sale grosso)le mezzanelle spezzettate in pezzi di 4 cm.;prelevarle con una
schiumarola e bene asciutte d’ acqua porli nella padella col sugo, rimestare per 5 minuti accuratamente, spolverizzare con il pecorino e mandare in tavola queste gustosissime
mezzanelle sciué sciué che vanno
servite calde di fornello.
Vini:
Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a
temperatura ambiente.
mangia Napoli, bbona
salute!
raffaele
bracale
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