10 NOTE
LOCUZIONI
1 -CÚNTATE
SEMPE ‘E SORDE, PURE QUANNO ‘E TTRUOVE.
Conta
sempre il danaro, anche quando lo dovessi trovare
Id est: l’attenzione e la precisione son sempre opportune anche quando parrebbero
non necessitare.
2 -CU ‘NU SÍ TE ‘MPICCE E CU ‘NU NO TE SPICCE.
Dicendo
di sí puoi impicciarti, dicendo di
no ti liberi.
Id est: Spesso dicendo di
sí a qualcuno anche una sola volta ci si può trovar coinvolti in faccende da cui riesce poi difficile
liberarsi, mentre dicendo di no non si corre simile pericolo e si resta liberi
di futuri o fastidiosi coinvolgimenti.
3 - CUNZIGLIO
‘E VORPE, RAMMAGGIO ‘E GALLINE
Consiglio
di volpi, danno di galline.
Id est: quando si
riuniscono in consiglio i furbi, ne deriverà certamente un danno agli sciocchi;
la cosa vale pure per i sottoposti quando a riunirsi sono i superiori .
4 - CU ‘O
CAVALLO ‘O SPRONE, CU ‘A MUGLIERA ‘O
BASTONE.
Con il
cavallo (occorre) lo sperone, con la moglie il bastone
Id est: sia con la bestia
che con la moglie, per ottenere qualcosa,
occorre usare le maniere forti.
5 - CU ‘O
FURASTIERO ‘A FRUSTA E CU ‘O PAISANO ARRUSTO
Con lo
straniero (occorre) la frusta, con il
prossimo stanziale (occorre) l’arrosto
Id est: Bisogna esser
prevenuti e scettici in ispece con gli
stranieri, mentre al contrario occorrono
liberalità ed amicizia con i
compaesani.
6 -CUORPO
SAZZIO NUN DESIDERA NIENTE.
Chi à
tutto non desidera niente
Avendolo già ottenuto; per converso:
7 - CUORPO
DESIDERUSO NUN SE SAZZIA MAJE.
Corpo
aduso a desiderare sempre non si sazierà mai.
Chi desidera sempre qualcosa, anche se l’ottiene non ne resta
soddisfatto ed avidamente ed
ingordamente vuole altro ancóra.
8 - CURONA
LÒNGA, CUSCIENZIA SPORCA.
Corona
lunga, coscienza sporca
Id est: chi prega molto ed
a lungo à molti peccati da farsi
perdonare.
9 -CUSCIENZIA
E DDENARE VA SAPENNO CHI ‘E TTÈNE.
Coscienza
e danaro non si sa bene chi ne abbia
è quasi impossibile venire a sapere le reali disponibilità morali
e finanziarie di una persona; in genere
infatti si è restii a far conoscere la
propria buona situazione economica, ma
anche la propria buona disposizione
d’animo a far del bene.E ciò per non essere importunati con richieste di aiuti
materiali o morali.Per ciò che riguarda la coscienza il proverbio poi ammonisce
a non dar credito alle apparenze; chi è veramente e non apparentemente buono
deve mostrarlo con le opere, non con le chiacchiere!
10 - ADD’
‘AMICE E ADD’’E PARIENTE NUN CE ACCATTÀ E NUN CE VENNERE NIENTE
I peggiori affari si concludono con gli amici ed i parenti dai
quali è consigliabile non acquistar nulla, ed ai quali è sconsigliato vendere
alcunché.
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