MORMORARE, BORBOTTARE & DINTORNI
Questa volta su sollecitazione dell’amico C.R. (al solito
motivi di privatezza mi impongono di non riportar se non le iniziali di nome e
cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) mi occuperò delle voci italiane in epigrafe, di eventuali
sinonimi e dei corrispondenti verbi del napoletano.
Cominciamo col considerare il verbo
- mormorare v. intr. che vale 1 fare un rumore leggero e continuo, come quello delle
acque correnti o delle fronde mosse dal vento:
2 parlare sommessamente; bisbigliare, sussurrare:
3 lagnarsi, protestare, esprimere malcontento a mezza voce:
2 parlare sommessamente; bisbigliare, sussurrare:
3 lagnarsi, protestare, esprimere malcontento a mezza voce:
4 fare dei pettegolezzi, delle insinuazioni su qualcuno; usato come v. tr. vale: dire parlando sommessamente: mormorare
qualcosa all'orecchio
quanto all’etimo è
un derivato dal lat. murmurare,
che è da murmur -uris 'mormorio',vocediorig.onomatopeica;
passiamo a
- bisbigliare: v. intr. 1 parlare sommessamente, sussurrare
2 (estens.) fare pettegolezzi, sparlare ||| v. tr. 1 dire sottovoce: bisbigliare qualcosa all'orecchio
2 (estens.) mormorare, insinuare: bisbigliare una malignità quanto all’etimo si tratta d’un verbo d’origine onomatopeica partendo dal suono bis-bis = pis-pis suono prodotto dal movimento serrato delle labbra di chi favelli pian piano, sommessamente;
2 (estens.) fare pettegolezzi, sparlare ||| v. tr. 1 dire sottovoce: bisbigliare qualcosa all'orecchio
2 (estens.) mormorare, insinuare: bisbigliare una malignità quanto all’etimo si tratta d’un verbo d’origine onomatopeica partendo dal suono bis-bis = pis-pis suono prodotto dal movimento serrato delle labbra di chi favelli pian piano, sommessamente;
e passiamo a
- borbottare pop. anche barbottare, v. intr.
1 parlare o lamentarsi sottovoce, con voce confusa; brontolare tra sé e sé;
2 fare un rumore sordo e ripetuto; emettere un brontolio prolungato: il tuono borbottava in lontananza; i fagioli borbottano nella pentola ||| v. tr. proferire confusamente o in maniera sconnessa: borbottare minacce; quanto all’etimo anche in questo caso si tratta d’un verbo d’origine onomatopeica; nella forma popolare barbottare si pensa ad un incrocio tra un suono onomatopeico e la parola barba atteso che il borbottare è quasi un brontolio che può dirsi sotto la barba.
1 parlare o lamentarsi sottovoce, con voce confusa; brontolare tra sé e sé;
2 fare un rumore sordo e ripetuto; emettere un brontolio prolungato: il tuono borbottava in lontananza; i fagioli borbottano nella pentola ||| v. tr. proferire confusamente o in maniera sconnessa: borbottare minacce; quanto all’etimo anche in questo caso si tratta d’un verbo d’origine onomatopeica; nella forma popolare barbottare si pensa ad un incrocio tra un suono onomatopeico e la parola barba atteso che il borbottare è quasi un brontolio che può dirsi sotto la barba.
Sistemate cosí le
voci dell’italiano passiamo a quelle del napoletano,che sono numerose ed abbiamo:
burbuttià v.
intr. brontolare tra sé e
sé, fare un rumore sordo e ripetuto; quanto all’etimo il verbo napoletano piú che una derivazione
onomatopeica è marcato sull’iberico borbotar
con tipica chiusura delle vocali o, intese lunghe , donde ō→u e raddoppiamento espressivo della dentale t→tt;
ciunciunià v. intr. Brontolare, bisbigliare ed anche per ampliamento semantico, spettegolare
(sia pure senza giungere allo sparlare); quanto all’etimo il verbo napoletano à una chiarissima derivazione onomatopeica formata sulla base
del suono ciu-ciú che nell’inteso
partenopeo sostituisce in maniera piú icastica
il bis-bis = pis-pis che à
dato nell’italiano il verbo bisbigliare, suoni ambedue prodotti dal movimento serrato delle labbra
di chi favelli pian piano, sommessamente; rammenterò che il napoletano à
addirittura il sostantivo ciu-ciú= bisbiglío continuato (cfr.: fà
unu ciu-ciú letteralmente fare un ciu-ciú id est: borbottare in continuazione,
bisbigliare continuamente (che è il comportamento tipico delle donne…);
rammenterò ancóra che il sostantivo ciu-ciú
= bisbiglío continuato voce
d’origine onomatopeica, non va assolutamente confuso con il sostantivo sciusciú
che indica la giuggiola, cioè una
caramella di zucchero e gomma arabica; tale
sciusciú (dove è avvertibilissima la palatizzazione
delle c, palatizzazione che invece manca
nel sostantivo ciu-ciú …)non è voce
onomatopeica, ma è marcata sul francese juju(be)
di pari significato;
ciociolià v.
intr. brontolare,
bisbigliare ed anche (come il precedente) per ampliamento semantico,
spettegolare; si tratta con ogni evidenza del medesimo verbo ciuciunià
presentato con una diversa morfologia
addolcita (sostituzione delle chiuse u con le aperte o e sostituzione della
dura nasale n con la piú morbida liquida l), ma mantenendo significati
ed etimo onomatopeico.
Murmulià v. intransitivo mormorare, parlare sommessamente;
bisbigliare, sussurrare, ma pure lagnarsi, protestare, esprimere malcontento a
mezza voce; ed estensivamente
spettegolare, sparlare, dir male di
qualcuno; quanto all’etimo il verbo napoletano a margine risulta essere una
derivazione dal lat. murmurare,
deriv. di murmur -uris 'mormorio con sostituzione della liquida donde murmurare→murmulare→murmulià;
pipetà/tià o pepetà/tià v. intransitivo mormorare,
parlare sommessamente e continuamente,
pigolare; bisbigliare, sussurrare lungamente e fastidiosamente (cfr.
l’espressione: tené ‘a pepitola avere la pipita (s. f. malattia infettiva dei polli, che si manifesta
con la comparsa di una pellicella bianca sulla punta della lingua ,cosa che
costringe i polli ad articolare continuamente la bocca nel tentativo vano di
liberar la lingua della fastidiosa pellicella, movimento che comporta un
continuo pigolío; le voci pipita e
pepitola sono dal lat. tardo pipita(m),
che continua il class. pituita(m) 'resina', con allusione forse
all'aspetto filamentoso; i verbi a margine etimologicamente risalgono al lat. pipàre= pigolare attraverso una forma iterativa del lat. volg. *pipitiare;
vervesià v.
intransitivo mormorare, parlare
sommessamente e continuamente; bisbigliare, sussurrare lungamente e
fastidiosamente, essere inutilmente ed infruttuosamente verboso in eccesso;non
tranquillissima l’etimologia di questo verbo per altro abbastanza desueto; pare
comunque che il napoletano vervesià e le corrispondenti forme
calabresi verbijari/birbijari presuppongano
un lat. *verbitiare denominale di verbum;
verzulià v.
intransitivo che nel
significato primo vale far versi con la
voce ed estensivamente vale balbutire sommessamente e continuamente,
quasi bisbigliare, sussurrare
lungamente, inutilmente ed
infruttuosamente, procurando solo noia e fastidio: etimologicamente si tratta
di un denominale di vierzo= verso con
un suff. attenuativo ed uno frequentativo ul+i; normale il passaggio del gruppo tonico ie alla e atona ed evanescente come
ad es. per cielo→celeste o piere→peràgna.
Ricordo che il
verbo mormorare nel senso di sparlare,
dir male di qualcuno o qualcosa, oltre ai significati estensivi dei verbi or
ora illustrati, è reso con altri verbi
ad hoc quali:
barbutià v.
intransitivo barbottare,
dir male di qualcuno o qualcosa, ma farlo non apertamente, anzi in maniera vigliaccamente nascosta, quasi blaterandosi tra la barba; quanto
all’etimo se ne ricava che occorre pensare ad un incrocio tra un suono
onomatopeico (borb-borb) e la parola barba
atteso che il barbottare è quasi un brontolio che può dirsi sotto la barba.
mazzecà v.
intransitivo che in primis sta per percuotere, masticare e
poi, per traslato,mormorare, dir male di qualcuno o qualcosa,sparlandone
sommessamente quasi di tra i denti; quanto all’etimo è verbo da ricondurre al
sostantivo mazza(lat. matea)
incrociato con il verbo del lat. tardo masticare,
che è dal gr. mastichân, deriv. di mástax -akos 'bocca';
‘mbrusunià/lià v.
intransitivo che vale bisbigliare, sussurrare e poi, per ampiamento semantico , mormorare,
dir male di qualcuno o qualcosa,sparlandone sommessamente quasi in un brusio; quanto
all’etimo è verbo che appare essere una
forma frequentativa del francese
bruire= gorgogliare, rumoreggiare
lievemente;
rusecà v.
intransitivo che letteralmente vale in primis rosicchiare e poi bisbigliare,
sussurrare e poi, per ampiamento
semantico , mormorare, dir male di qualcuno o qualcosa,sparlandone
sommessamente quasi di tra i denti; etimologicamente è dal lat.
volg. *rosicare, deriv. di rodere 'rodere';
Sparlà v. intr.1 parlare male,con
malignità: sparlà d’’o munno sano vale anche parlare a sproposito, inopportunamente: parla
e sparla a ògne occasione; etimologicamente è è verbo formato sul verbo parlà/are ( dal lat. volg. *parabolare,
deriv. di parabola 'parabola', poi 'discorso, parola' ) con la prostesi
di una s non distrattiva, ma durativa;
sparlettià v. intransitivo che
indica il malevolo ciarlar continuo, condito di malignità, lo spettegolare ad
opera però non di donne, ma di di
uomini: infatti il verbo a margine risulta essere un denominale di parlettiero
(spettegolatore,
ciarlatore,malevolo chiacchierone) a sua volta deverbale di parlà unito agli infissi intensivo-frequentativi ett
ed iero.Si trattasse non di
uno spettegolatore, ciarlatore, malevolo chiacchierone, ma di una spettegolattrice, ciarlatrice, malevola
chiacchierona il napoletano non userebbe la voce *parlettera femminilizzazione
di parlettiero ma il piú consono cciaccessa che
identifica appunto la ciarliera malevola millantatrice, saccente e supponente; faccio
notare che il termine cciaccessa (altro termine estraneo ai calepini, ma vivo e vegeto nel
parlato comune ) deve sempre correttamente scriversi con la
geminazione iniziale della c;
etimologicamente mi pare si possa con ogni probabilità , stante
anche per essa parola
il sostrato di un vuoto parlare, farla
risalire al verbo ciarlare con la giunta di un suffisso dispregiativo
femminile essa marcato su
quello dispregiativo maschile asso (che sta per accio),
e con tipica assimilazione progressiva
di tutte le consonanti interne r e l alla iniziale c. E con ciò penso di avere esaurito
l’argomento, contentato l’amico C.R. e
chiunque altro dovesse leggere queste mie paginette. Posso perciò annotare il
consueto Satis est.
Raffaele
Bracale 18/11/2008
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