venerdì 10 aprile 2020

SAN GREGORIO ARMENO/SAN LIGUORO


SAN GREGORIO ARMENO/SAN LIGUORO
Anche questa volta mi occupo di una richiesta pervenutami via e-mail dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che mi à chiesto di chiarirgli se sia vero e nel caso lo sia per quali strade e/o motivi avvenga che  l’antica strada napoletana nota con il nome di San Gregorio Armeno, tra i napoletani di vecchio conio sia détta San Liguoro”. L’accontento súbito e gli confermo che sí, è vero   che la strada del centro storico di Napoli, celebre non solo  turisticamente per le botteghe artigiane di presepi,  tra i napoletani d’antan viene nomata di San Liguoro piuttosto che di San Gregorio Armeno e qui di sèguito ne chiarirò il motivo.
Premetto che con i termini Liguoro e Gregorio Armeno ci si intende riferire sempre alla medesima strada, quella  che risulta essere uno degli stenopoi (cardini nell'urbanistica greca e  romana)tipici dell'architettura urbanistica greca la quale caratterizza tutto il centro antico di Napoli ed in quanto tale, la via fungeva da collegamento tra le due plateiai (decumani): la plateia maggiore (attuale via dei Tribunali) e quella inferiore (odierna Spaccanapoli). Le due principali strade dell'allora Neapolis, erano dunque congiunte perpendicolarmente proprio da questa strada, all'altezza della Basilica di San Lorenzo Maggiore, dove sorgeva l'agorà.
Successivamente, la strada fu chiamata plate
ia nostriana in quanto San Nostriano, 15°vescovo di Napoli vi fece costruire  delle terme per i poveri. È opportuno rammentare altresí che a  circa  la metà  della strada, sorge un vasto complesso monumentale, molto importante dal punto di vista storico e artistico; parlo   del Monastero di San Gregorio Armeno posto, come ò anticipato,  a circa la metà dell’omonima strada  famosissima per l’artigianato del presepe; la chiesa di détto monastero  è anche nota con il nome di Santa Patrizia, le cui spoglie sono venerate  all’interno della chiesa; la prima struttura ad essere creata fu il convento che, secondo la tradizione , sorse sui resti di un antico tempio di Cerere.Il monastero, la cui struttura,era  attestata dal punto di vista archivistico già nel 930,  (dedicato ad uno dei santi piú importanti della tradizione orientale, San Gregorio, al quale si deve la nascita del primo stato cristiano del mondo, l’Armenia, che nel 301, ben prima di Costantino, adottò il cristianesimo come religione ufficiale) fu fondato nell’VIII secolo dalle monache basiliane che fuggivano da Costantinopoli a causa delle guerre fra iconoclasti ed iconodulici. Il monastero era anche popolarmente noto come convento di Santa Patrizia, in quanto le monache erano seguaci di quest’ultima santa e recarono con sé, a Napoli, le spoglie di Patrizia. A tutt’oggi la chiesa è nota con il nome di Santa Patrizia.Solo nel 1205 la chiesa viene intitolata al santo omonimo.
 Al termine  della strada presso via San Biagio, sulla sinistra si osserva la chiesa di San Gennaro all'Olmo, gestita dalla fondazione Giambattista Vico (fu in questa chiesa che  il filosofo venne battezzato). Dirimpetto alla chiesa sorge quella che la tradizione indica    come la domus Ianuaria, cioè la casa di San Gennaro. Una lapide posta nel 1949 menziona questo luogo come casa natale del santo.
Tanto premesso vengo alla questione che ci occupa: quella del nome della strada,  per dire che il nome Gregorio e segnatamente la denominazione  San Gregorio, in napoletano arcaico fu   pronunciato “Ligorio” [con espressiva aferesi semplificativa della G e sostituzione della liquida R→L(cfr.ruosso←(g)ruosso = grosso –‘atta/jatta←(g)atta= gatta/o - rallo←(g)rallo=vinacciuolo -  raro←(g)rado=gradino etc.) ]e talora ancóra piú popolarmente “Liguoro”[con dittongazione della prima O intesa breve(ŏ)] per cui, eliminato del tutto l’aggettivo armeno in luogo di San Gregorio Armeno i napoletani d’antan solevano usare tout court il termine   “San Liguoro” ed ancóra oggi i vecchi napoletani usano chiamare  “San Liguoro” la strada che per  la toponomastica ufficiale  è San Gregorio Armeno. Tutto quanto or ora détto trova un’esemplificativa conferma nel fatto che [come si evince da un antico documento che lo  attesta]  il monastero di San Gregorio Armeno in Napoli, aveva numerose proprietà nel comune  di Calvizzano  e, tra di esse proprietà, un grande palazzo sito  alla via Conte Mirabelli, 26, palazzo  con ampia  corte d’accesso  innanzi alla quale insiste  un grande arco détto  Arco di San Liguoro  con riferimento ad un’effige che, da secoli, si può ammirare sull’arco in una pregiata mattonella in maiolica napoletana che raffigura l’immagine di San Gregorio Armeno.Emblematico il fatto che l’arco venga nomato  in luogo di Arco di San Gregorio, Arco di San Liguoro.Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun altro  dei miei ventiquattro lettori e  chi  forte dovesse imbattersi in queste tre  paginette. Satis est.
Raffaele Bracale

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