SÎ ‘NA VAJASSA D’ ‘O RRE DE
FRANZA
Letteralmente: Sei una serva del re di
Francia. L a frase è un’offesa gravissima che si può rivolgere ad una
donna e con essa frase non solo si
intende dare della puttana alla donna, ma accusarla anche di essere affetta
dalla sifilide o lue .
Tale malattia è stata nei corso dei secoli chiamata dai
napoletani mal francese, morbo gallico o celtico; i napoletani sostenevano
infatti che detto morbo era stato
importato in Napoli dai soldati al seguito di Carlo VIII; per converso il morbo
era detto dai francesi mal napoletano poiché affermavano che il morbo era stato
diffuso tra i soldati francesi di Carlo VIII
dalle prostitute partenopee.
vajassa= serva,
fantesca e per estensione semantica
donna becera, ciana e poi meretrice; dall’arabo: baassa attraverso il
francese bajasse da cui l’ italiano trasse bagascia= meretrice. Da rammentare che
morfologicamente nel napoletano si à l’aternanza b/v o v/b ( cfr. barca→varca
vocca←bocca etc.) come è
normale l’epentesi d’ un suono eufonico
transitorio (j) tra due vocali; la voce francese bajasse offrí bella e pronta l’epentesi occorrente nell’arabo baassa che rimane la voce di partenza.
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