MURTACINO
Il caro amico P. G.
(i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le
iniziali di nome e cognome) leggendo un
mio aforisma, vergato in napoletano, si è imbattuto nel termine in epigrafe e
me ne à chiesto, ignorandoli, significato ed origini. Cosí ò risposto:
“Amico mio, rispondo ai tuoi quesiti illico et immediate significandoti che la
parola di cui mi chiedi originariamente
è un aggettivo spesso usato anche sostantivato e vale in primis:
pallido, smorto, esague, di colore
bianchiccio ed estensivamente debole, fiacco, eccessivamente stanco, debilitato ed ancóra
delicato, fragile; quanto all’etimologia
la voce deriva dritto per dritto dal lat. mortacinu-m di analogo
significato.
E qui penso di poter
far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico P.G. ed
interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste
paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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