sabato 2 maggio 2020

VUOMMECO, VUMMECÀ, VUMMECUSO, VUMMECARÍA


VUOMMECO, VUMMECÀ, VUMMECUSO, VUMMECARÍA

Questa volta è stato il  caro amico A. L. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) a  chiedermi via e-mail di chiarirgli  significato e portata dei termini   partenopee   in epigrafe.
Gliene son grato perché rispondendogli, mi permetterà  di chiarire l’ampia  semantica delle parole da prendere in considerazione che talora sono intese molto restrittivamente rispetto ai loro reali significati nell’eloquio napoletano.
Cominciamo dal verbo transitivo vummecà dalla cui radice derivano tutti gli altri termini.
 vummecà verbo tr. = vomitare, recere, dare di stomaco, rimettere, ributtare, rigettare; etimologicamente trattasi di una forma intensiva (attraverso l’infisso “-ic-“) del lat. vòmere  con raddoppiamento espressivo della consonante nasale bilabiale M propiziato dalla parola sdrucciola della 1ª pers. sg. ind. pr. “io vòmmeco”.
vuommeco s.vo m.le = 1in primis  vomito, voltastomaco, nausea, ribrezzo;
2 per ampliamento semantico  leziosaggine, smanceria, smorfia, lamentela eccessiva non supportata da reali cause e/o motivi scatenanti;
3 per traslato reazione spropositata a piccolissimo danno subíto; semanticamente i significati sub 2 e 3 si legano a quello sub 1 in quanto atteggiamenti tali da indurre iperbolicamente al vomito. etimologicamente voce dal lat. volg. vŏmic-um  per il class. vŏmit-um con normale dittongazione [uo] della ŏ.
vummecaría s.vo f.le  1in primis  cosa nauseante, tale   che induca al vomito 2 per ampliamento semantico  leziosaggine, smanceria, smorfia iperbolicamente nausente tanto da promuovere il vomito;











 etimologicamente voce costruita su vummecà con un doppio suffisso: quello di pertinenza ararius e quello tonico ía (cfr. guapparía, gelusía, purcaría etc.). E siamo infine a vummecuso/ósa agg.vo m.le o  f.le  daddoloso/a, di soggetto aduso/a ai daddoli, alle smorfie, smancerie, moine  ed a quegli atteggiamenti di cui sub 2 e 3 di vuommeco.Voce usata soprattutto riferita al femminile vummecosa a soggetto di sesso femminile o al maschile vummecuso riferita ironicamente  a soggetto di sesso maschile che si comporti da donna; etimologicamente voce costruita su vummecà con il suffisso: uso/ósa
suffisso di tipologia per aggettivi derivati dal latino o tratti da nomi/verbi, dal lat. -osu(m)→usu(m); indica presenza, caratteristica, qualità ecc.(scarduso/dósa,mafiuso/ósa,smurfiuso/ósa,zezzuso/ósa).
 
   E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico A.L. ed interessato  anche qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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