LL’ANEME PEZZENTELLE
Chiediamoci chi si identifichi sotto la locuzione in
epigrafe e rispondiamoci per contentare i tanti [tra i quali il mio carissimo
S.C. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali
di nome e cognome) che me ne ànno chiesto. Posso rispondere al quesito in
maniera rapida atteso che la domanda non presenta particolari diffoltà. Infatti
con l’espressione in esame a Napoli si identificano semplicemente le anime
purganti cioè quelle anime di defunti che si trovano nella condizione e nel
luogo di purificazione o di pena temporanea, ovvero nella condizione di coloro che, morti nella
grazia di Dio, non sono ancora perfettamente purificati e devono quindi
purificarsi al fine di ottenere la santità necessaria per essere ammessi alla
visione di Dio. Ciò in generale, ma relativamente alle anime cosiddette
pezzentelle [ e cioè miserelle, poverelle]ci troviamo a parlare di quelle anime
purganti dimenticate dai vivi e perciò prive, ma bisognose di quei suffragi[
preghiere, indulgenze, opere buone per le anime del Purgatorio, al fine di
ottenere da Dio la remissione della pena temporale loro inflitta in sconto dei
peccati commessi durante la vita terrena] che permetterebbero loro di abbreviare
il tempo [o quel che sia] di permanenza del Purgatorio e pervenire al
Paradiso.
Il termine pezzentelle [femm. pl. del sg. pezzentella] è un
diminutivo del termime pezzente che è dal lat. petiēnte(m) derivato del verbo
petire (cioè chiedere) e vale mendico, povero; il diminutivo che ci occupa
vale,come ò detto, miserelle, poverelle ed elemosinanti [quelle preghiere di
cui antea]. Rammento in chiusura che
soprattutto nella città bassa le anime pezzentelle sono raffigurate in piccole
edicole votive come figurine di creta antropomorfe avvolte tra le fiamme a mani
giunte quasi a chiedere da chi le osserva preghiere in suffragio.
E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito
l’argomento, soddisfatto l’amico S.C. ed interessato ogni altro dei miei
ventiquattro lettori e piú genericamente
chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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