domenica 7 giugno 2020

METTERE o MENÀ ‘INT’Ô STIPO ‘RANNE.


METTERE o MENÀ ‘INT’Ô STIPO ‘RANNE.
Ancóra una  volta rispondo al  caro amico R. R. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono ad indicare solo le iniziali di nome e cognome)  che mi  à chiesto  per le vie brevi  di chiarirgli  significato e portata dell’ espressione partenopea   in epigrafe. Gli ò cosí risposto: L’espressione di cui mi chiedi, datata, ma ancóra usatissima nacque nella città bassa con il significato letterale di: “Mettere o Buttare nell’armadio grande” e con quello sottinteso di “Gettare, lasciar cadere a terra” e fu locuzione nata quale presa in giro, dileggio o  derisione di ogni massaia sciatta, negligente quando non  svogliata e menefreghista la quale nello svolgere i lavori domestichi lo faccia con tale imperizia, incapacità, incompetenza,  inadeguatezza, inettitudine accompagnate da ignavia, indolenza,   neghittosità, negligenza, pigrizia e  svogliataggine da non prestarvi alcuna attenzione facendo cascare utensili ed oggetti in terra  senza curarsi se si rompano o sporchino; ad una siffatta donna le si potrebbe chiedere in modo canzonatorio: “Ma non ti rendi conto che ài lasciato cadere in terra tutto ciò che ti è passato tra le mani...o ritieni di aver posto il tutto nel grande armadio di casa?...”
 E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento, soddisfatto l’amico R.R. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente  chi dovesse imbattersi in queste paginette.Satis est.
 Raffaele Bracale

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