PARATTELLA/PRATTELLA
Mi è stato chiesto, via e-mail, dal
fraterno amico T. A. (i consueti problemi di riservatezza mi costringono
ad indicare solo le iniziali di nome e cognome) di spendere qualche parola per
illustrare il significato e possibilmente l’etimologia della
voce in epigrafe. Gli rispondo
precisandogli che il datato, desueto termine parattella, attestato anche come
prattella à piú di un significato: in primis indicò un vassoietto di creta,
spesso smaltato, poi fu usato per indicare una piccola scodella di creta riempita di sego nel quale insisteva un
lucignolo utilizzata come fonte di illuminazione soprattutto quale ribalta di
palcoscenico ed infine, per estensione di dette il nome di parattella/prattella
a quella lingua di terracotta che posta sul retro di una testa di terracotta
serviva e serve a collegarla al busto di stoppa degli artistici pastori,vestiti, napoletani, opposta alla lingua di terracotta,
piú arcuata, detta “pettiglia” posta sul
davanti.
Etimologicamente
il termine parattella/prattella piú che dal lat. *plattella (piccolo piatto) è
da collegarsi[cfr.Iandolo e Cortelazzo] all’iberico platel (minuscolo vassoio).
E qui penso di poter far punto convinto d’avere esaurito l’argomento,
soddisfatto l’amico T. A. ed interessato
qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e piú genericamente chi dovesse imbattersi in queste
paginette.Satis est.
Raffaele Bracale
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