SE SO’ RROTTE ‘E GGIARRETELLE oppure
RUMPIMMO ‘E GGIARETELLE!
Ad litteram: Si son rotte le chicchere! oppure Infrangiamo
le chicchere! Nel primo caso: È avvenuta la procurata rottura delle domestiche
tazzine, brocchettine etc. Nel secondo: Rompiamo le domestiche tazzine! Id est:
Si è spezzata un’amicizia consolidata, oppure: È il caso di infrangere
un’amicizia consolidata; è venuta meno o è opportuno che venga meno una
frequentazione che un tempo fu abituale in quanto fondata su di un’antica
amicizia.
Per comprendere appieno il significato vero (quello
indicato dopo il precedente id est:) della locuzione in epigrafe, occorrerà
conoscere cosa si suole indicare, nella parlata napoletana con la voce
ggiarretelle. Orbene la voce
ggiarretella di cui ggiarretelle è il plurale è un sost.
femm. diminutivo (vedi i suffissi et-ella/et-elle) di giarra che (con etimo
dall’arabo ğarra passato nello spagnolo e provenzale jarra e nel francese
jarre) indica dapprima un grosso recipiente di terracotta per conservare olio,
vino, acqua o granaglie e poi una brocca (con manico) di vetro o talvolta
terracotta per bere acqua, birra ed altre bevande; il diminutivo ggiarretella/e
voce d’uso circoscritto napoletano indica invece esclusivamente una minuscola brocca,
una chicchera, una piccolissima giara o un gottino tutti recipienti forniti di
manico in materiali rigorosamente poveri, umili (vetro, terracotta, ceramica e
simili) usati per servir domesticamente caffè, rosolî, gelati ad amici, parenti
o sodali coi quali si abbia una dimestichezza, intimità, familiarità,
confidenza o frequentazione cosí intense e continuate da non necessitare l’uso
di vasellame in materiali nobili (cristallo, porcellana etc.) Tutto ciò è stato
valido però fino a poco tempo addietro: oramai è invalso il pedestre uso di
servire domesticamente caffè, rosolî, gelati ad amici, parenti e sodali in
pessimi , terrificanti contenitori monouso di maleolente plastica…(quegli
stessi usati nelle macchine automatiche che distribuiscono presso uffici
pubblici e/o privati ignobili bevande contrabbandate per caffè, tè) ed è oramai
quasi impossibile trovare, nelle moderne case napoletane, le affettuose
giarretelle d’antan! Va da sé che con il venir meno dell’amicizia con relative
dimestichezza, intimità, familiarità, confidenza e frequentazione, si rende
inutile l’uso delle umili giarretelle che possono essere infrante ed eliminate,
per far posto a vasellami piú importanti in cui servire caffè, rosolî, gelati a
nuovi conoscenti che non potrebbero ritenersi amici, parenti o sodali.D’altro
canto il rompere le giarretelle può bene indicare che si siano infrante quelle
amicizie che davano il destro per l’uso dei suddetti premurosi, teneri
contenitori.
Delle giarretelle ò detto,
so’ rrotte =sono rotte voce verbale (3ª pers. plur. ind.
pres. passivo) dell’infinito rompere= rompere, infrangere (dal tardo lat.
rumpere).
rumpimmo = rompiamo, infrangiamo voce verbale (2ª pers.
plur. ind. pres.con valore esortativo oppure2ª pers. plur. imperativo ) del
medesimo infinito rompere= rompere, infrangere
Raffaele Bracale
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