MULIGNANE A CUTALETTA
melanzane
a cotoletta
NOTA
*mulignana=
melanzana dall’arabo badingian incrociato con il
prefisso mela→ melingian donde per metatesi melign(i)ana→mulignana; altrove l’arabo badingian fu incrociato con i prefissi peto o petro e s’ebbe petonciano o
petronciano.
la
voce melanzana fu ritenuta, ma
impropriamente derivata da mela+ insana in
quanto ritenuto ortaggio il cui consumo potesse portare alla pazzia
prima
versione:
ingredienti
e dosi per 6 persone
6-8
melanzane lunghe violette napoletane,
1
bicchiere d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
sale
fino e pepe bianco q.s.
150
gr di pangrattato,(o a preferenza, pari peso di mollica di pane casareccio prima bruscata al forno (220°) poi tritata
finemente con un mixer con lame da aridi),
150 gr di pecorino grattugiato,
abbondante
olio per friggere.
procedimento
Lavate ed asciugate le melanzane,troncate il
picciolo con il calice e tagliatele, senza sbucciare a fette longitudinali di
mezzo cm. di spessore, e tenetele sotto
sale per circa un’ora adagiandole in piú strati in uno scolapasta e cospargendo
di sale fino ogni strato (complessivamente occorreranno ca 3 cucchiai di sale).
Quando le melanzane avranno ceduto
l’amaro liquido di vegetazione, sciacquatele sotto uno scroscio di acqua
fredda, strizzatele e ponetele ad asciugare distese su di un canevaccio.
Versate
in un piatto il bicchiere d’olio d’oliva e.v.p. s. a f. salate e pepate ad
libitum ed intingetevi le fette di melanzane
che poi passerete in un approntato misto di pangrattato ( o, meglio!, mollica bruscata
e tritata) e pecorino. Portate a temperatura l’olio di
semi e/o mais e friggetevi poche per volta le fette passate in olio,
pangrattato e pecorino, prelevatele con una schiumarola e ponetole su carta
assorbente da cucina a perdere l’eccesso d’unto. Salare con parsimonia e
servirle tiepide o fredde come contorno o antipasto.
seconda
versione:
ingredienti
e dosi per 6 persone
6-8
melanzane lunghe violette napoletane,
farina
q.s.,
3
uova,
sale
fino e pepe bianco q.s.
150
gr di pangrattato, ,(o a preferenza, pari peso di mollica di pane casareccio
bruscata al forno (220°) e tritata
finemente),
150 gr di pecorino grattugiato,
abbondante
olio per friggere.
procedimento
Lavate ed asciugate le melanzane,troncate il
picciolo con il calice e tagliatele, senza sbucciare a fette longitudinali di
mezzo cm. di spessore, e tenetele sotto
sale per circa un’ora adagiandole in piú strati in uno scolapasta e cospargendo
di sale fino ogni strato (complessivamente occorreranno ca 3 cucchiai di sale)
e coprendole con un piattino sormontato da un peso di circa 2 kg. Quando le
melanzane avranno ceduto l’amaro liquido
di vegetazione, sciacquatele sotto uno scroscio di acqua fredda, strizzatele
decisamente e ponetele ad asciugare distese su di un canevaccio.
Passate
le fette nella farina e nel pecorino, poi immergetele nelle uova sbattute,
salate e pepate, rollatele nel pangrattato( o, meglio!, mollica bruscata e tritata) e friggetele in olio di semi
(arachidi,mais) profondo e bollente.
prelevatele
con una schiumarola e ponetole su carta assorbente da cucina a perdere
l’eccesso d’unto. Salare con parsimonia e servirle tiepide o fredde come
contorno o antipasto, magari insieme all’altra versione.
Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano) freddi di frigo.
Mangia
Napule, bbona salute!
raffaele
bracale.
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