MONETE & MISURE
A margine di quanto (alibi) sotto la voce Paparelle scrissi sui termini che nella parlata napoletana si usano per significare il danaro, trovo qui interessante indicare le principali monete in uso nel reame di napoli tra il 1750 ed 1865;abbiamo:
GLIUOMMERO (436500 lire it.) = rotolo di 100 DUCATI –
DUCATO/SCUDO/PIASTRA moneta di argento massiccio popolarmente déttopiezzo janco/ pezza (= 436,5 lire it.) = 100 GRANI/GRANA; ogni grana era corrispondente a 4,365 lire italiane ––
ducatos.vo m.le nome di una moneta aurea veneziana e poi di altre monete. voce dalla parola lat. ducatus, incisa sulle monete veneziane del sec. XIII raffiguranti il doge.
scudo s.vo m.le moneta d'oro o d'argento diffusa in passato in parecchi stati italiani, e recante impresso lo stemma del sovrano o dello stato emittente. voce dal lat. scutum (scudo)perché lo stemma impresso sulla moneta era a forma di scudo.
piastra s.vo f.le nome di diverse monete italiane antiche; oggi, moneta divisionale della Turchia, dell'Egitto, della Siria e di altri paesi. voce dal lat. emplastru(m)→(em)plastru(m)→piastra, che è dal gr. émplastron.
TARí = 2 carlini = 20 GRANI = 87,30 lire italiane
CAVALLO O CALLO: moneta di pochissima importanza coniata in rame in piú valori (uno, due, tre, quattro, cinque, nove) dal 1472 al 1815 (quando fu sostituito dal tornese), era la dodicesima parte di un grano napoletano. Dal 1814 passò, invece, a rappresentare la decima parte di un grano napoletano con un controvalore in lire italiane di 436 centesimi per cui il treccalle valeva appena 1 lira e 38 centesimi, una cifra veramente irrisoria!A sua volta 1 lira contava 20 soldi(rammento che il soldo s.vo m.le [lat. tardo sŏldus, per sŏlĭdus (sottint. nummus), nome in origine di una moneta d’oro del tardo Impero romano; propriam. «intero, fatto tutto dello stesso materiale»]. – 1)Antica moneta europea (soldo d’oro) in uso tra Goti, Franchi e Longobardi, derivante dal solido del Basso Impero per il tramite della frazione del tremisse(tremisse s.vo m.le [dal lat. tardo tremissis, arbitrariamente formato con tres «tre» e as assis «asse»]. – Moneta d’oro bizantina, del valore di 1/3 del soldo d’oro, che in seguito divenne l’unità della monetazione aurea dei Longobardi e dei Franchi,) 2)Dal 1800 in poi in Italia moneta divisionale della lira.)
PREVETINA(anni 1850 e ss.) = 13 GRANI = 56,745 lire italiane; ebbe questo nome perché con essa si pagava la celebrazione d’ una messa piana e fu quindi moneta di pertinenza quasi esclusiva dei preti.
CARLINO = 10 GRANI = 43,650 lire italiane
TORNESE = 2 GRANI = 8,73 lire italiane
1 GRANO =12 cavalli o calli nome di diverse monete coniate nel Regno di Napoli e Sicilia, Malta ed in Ispagna sin dal XIV sec.; corrispondeva a 4,365 lire italiane; il nome derivò dal latino granu-m, inteso come peso.
PENNA = 1/2 poi 1/20 GRANO. = 2,1825→0,218 lire italiane
LEONCINO = 12 GRANI corrispondente a 52,36 lire italiane, la moneta in lega fu battuta dal 1760 in poi sotto il regno di Ferdinando IV.Sul recto vi era incisa la testa del sovrano, mentre sul verso vi era quella priva di criniera di un giovane leone donde il nome.
E trovandomi in tema elenco qui di sèguito i principali pesi e misure di ardi e liquidi in uso nel reame di napoli tra il 1750 ed 1865 quantunque esulino dal discorso sulle monete; abbiamo:
TOMOLO/TUMMOLO (s.vo m.le [dall’arabo thumn, propr. «un ottavo»].misura per aridi) = litri 55,32 divisi in 24 misure –
MISURA/MESURA (s.vo f.le [lat. mensūra, der. di mensus part. pass. di metiri «misurare»]. misura per aridi o liquidi) = litri 2,31 –
BARILE/VARRILE(s.vo m.le [dal lat. *bariclu-m,].misura per liquidi) = litri 43,62 diviso in 60 caraffe
CARAFFA/CARRAFA(s.vo f.le [dall’arabo garrāfa]. misura per liquidi) = litri 0,727
STAIO/STARO (s.vo m.le [lat. sextarius]misura per olio) = litri 10,081 pari a 96 misurelle
MISURELLA o MESURIELLO (cfr. MISURA/MESURA) = litri 0,105
CANTÀRO(s. m. [dall’arabo qinṭār]. misura per aridi ) = kg. 89,1 pari a 100 rotoli
ROTOLO /RUOTOLO (s.vo m.le [dall’arabo raṭ]) = 890 grammi (a Napoli e nel napoletano, mentre in Sicilia corrispondeva a 793 grammi) pari a 33,35 once a Napoli e 29,70 once in Sicilia -
ONCIA/ONZA (s.vo f.le [lat. ŭncia, propr. «dodicesima parte» di un’unità; der. di unus «uno»]) = 26,7 grammi pari a 30 trappesi
TRAPPÉSO/TRÀPPESE (s.vo m.le [lat. tra + pē(n)sum) = 0,89 grammi.
Ed a questo punto penso se non d’essere stato completo d’averne détto abbastanza , d’aver contentato la curiosità di qualche amico ed avere altresí interessato qualcuno dei miei ventiquattro lettori e penso poter ben dire Satis est.
Raffaele Bracale
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