TAGLIATELLE CON SALSA CAMPAGNOLA
Ingredienti e dosi per 6 persone
6 etti di tagliatelle fresche o secche,
1 cipolla dorata mondata e tritata,
2 spicchi d’aglio italiano (evitate l’aglio francese!) senza camicia tritati finemente,
¾ di kg. pomidorini d’’o piennolo vesuviano,
un rametto di piperna (o timo) lavato, asciugato e tritato finemente,
6 etti di puparuncielle d’’o sciummo,
1 costa di sedano bianco mondata dei filamenti,lavata, asciugata e divisa in tocchetti di 3 cm.
1 ciuffo di menta tritata,
1 cucchiaio di origano secco,
1 bicchiere e mezzo d’olio d’oliva e.v.p.s. a f.,
1 etto di pecorino grattugiato,
3 etti di prosciutto cotto in cubetti di ½ cm. di spigolo
3 etti di mozzarella di bufala in cubetti di ½ cm. di spigolo,
sale fino e pepe nero macinato a fresco, q.s.
sale doppio un pugno.
Preparazione
Versare in un mixer con lame da umido un bicchiere d’olio,
i pomidorini lavati, asciugati ed incisi ortogonalmente a croce,i due spicchi d’aglio tritati,i tocchetti di sedano, i peperoncini verdi lavati, asciugati privati del picciolo, aperti longitudinalmente e privati dei semi, il ciuffo di menta nonché il trito di piperna (o timo); salate ad libitum.e frullate a bassa velocità fino ad ottenere una salsa spumosa ed odorosa che terrete da parte al fresco. In un’ampia padella fate rosolare in mezzo bicchiere d’olio, a fiamma sostenuta il trito di cipolla aggiungendo poi i cubetti di prosciutto e tenendoveli per circa dieci minuti sempre a fiamma sostenuta; alla fine aggiungete la crema campagnola e farla riscaldare per circa cinque minuti.
Ponete una zuppiera sull’imboccatura della pentola nella quale state lessando le tagliatelle al dente (3 minuti se fresche, otto se secche) in molta (8 litri) acqua bollente salata con il pugno di sale doppio, e lasciate che la zuppiera si riscaldi. Scolate la pasta e versatela nella zuppiera. Rimestate lentamente aggiungendo a mano a mano tutto il pecorino grattugiato. Alla fine versate la salsa approntata, aggiungendovi dapprima la dadolata di mozzarella e poi abbondante pepe;rimestate ancóra lentamente , impiattate e mandate in tavola, cale di fornello.
NOTA
Con il termine puparuncielle d’’o sciummo = peperoncini del fiume si intendono
quei peperoncini verdi dolci che vengon coltivati, in Campania, su terreni
argillosi adiacenti i greti dei fiumi
donde il nome: la voce sciummo = fiume deriva dal lat. flume(n ) con la tipica mutazione
partenopea del gruppo fl→sci
come altrove sciore←flore(m) etc.; la voce puparuncielle
s.vo neutro pl. di puparunciello = peperoncino è un
diminutivo del sostantivo puparuolo ottenuto aggiungendo alla
radice pupar un infisso espressivo unci
ed il consueto suffisso diminutivo ello;
il sostantivo puparuolo = peperone, etimologicamente è un’alterazione
fono-morfologica del lat. piper= pepe
(per il sapore leggermente piccante dei peperoni);
Con il termine pomidorini d’’o piennolo vesuviano, si intendono quei pomidorini, piccoli, pizzuti e sferici, dal tipico sapore, coltivati alle falde del Vesuvio su terreno vulcanico che ne esalta il gusto, raccolti tenendone il gambo lungo e poi sapientemente intrecciati in una particolare resta a forma conica detta piennolo = pendolo il cui etimo è dall’acc.vo lat. pĕndulu(m) con consueta dittongazione della ĕ ed assimilazione progressiva nd→nn sino a trasformare pĕndulu(m) in piennolo.
Vini: Corposi vini rossi campani (Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a temperatura ambiente.
Mangia Napule, bbona salute!
raffaele bracale
Nessun commento:
Posta un commento