lunedì 22 marzo 2021

FORA/FUORI

 

FORA/FUORI

Interessante e meritevole di sottolineatura  la differenza di evoluzione della voce napoletana fora (fuori) [derivata dal lat.  fŏras] e della voce italiana  fuori [derivata dal lat.  fŏris.]

Nel caso di fŏri(s)→fuori  in sillaba libera la

vocale tonica “ŏ” subí la normale dittongazione “uó”; nel caso invece di fora  che derivò dal collaterale “fŏra(s)”, ed a causa  della vocale terminale “-a”, non si incorse nel fenomeno della dittongazione dovuta alla metafonia dialettale, onde la forma definitiva di “fora”, con  conservazione della tonica e con la solita vocale finale atona di tipo evanescente.

Da quanto detto se ne ricava che è erroneo usare in luogo di fora l’inesistente  fore [adoperato da troppi autori patentati  e/o scrittori della domenica  che metton nero su bianco in napoletano]!

Raffaele Bracale

 

 

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