LE CRASI NEL NAPOLETANO
Nel corretto napoletano scritto
la  corrisponde all’italiano alla in quanto crasi (scrittura contratta/fusione) della
preposizione a + l’articolo ‘a
mentre l’ Ô corrisponde all’italiano allo/al in quanto crasi (scrittura contratta/fusione) della
preposizione a + l’articolo ‘o ed infine
l’ Ê corrisponde all’italiano alle/ a gli/ai in quanto crasi (scrittura contratta/fusione) della preposizione a + l’articolo ‘e. Il
fatto è che solo pochissimi poeti e/o scrittori napoletani ànno o ebbero dimestichezza con le crasi o si rifiutano/rifiutarono
di usarle ritenendole troppo eleganti, di competenza dei solo addetti ai lavori
e/o poco popolari e di difficile fruizione per il pubblico medio. A mio avviso
è invece giusto ed opportuno che chi à
piú competenza faccia proseliti, tirando le orecchie (se occorre) anche a Di
Giacomo, Eduardo e soci, con buona pace di taluni intellettuali iconoclasti
delle regole grammaticali d’antan!
Rammento
altresí che le crasi summenzionate Â,Ê,Ô vanno sempre usate non
soltanto da sole quali corrspondenti
delle preposizioni articolate, ma nelle
locuzioni articolate formate con preposizioni improprie che ànno tutte una forma scissa, mantenendo
separati gli articoli dalle preposizioni e mentre nell’italiano s’usa far
seguire alla preposizione impropria il solo articolo, nel napoletano occorre
aggiungere alla preposizione impropria
non il solo articolo, ma la preposizione
articolata formata con la preposizione semplice a ( ad es. nell’italiano si à: sotto
il tavolo, ma nel napoletano si esige sotto
al tavolo e ciò per riprodurre correttamente il
pensiero di chi mentalmente articola in
napoletano e non in italiano). Per quanto altro riguardi le preposizioni
articolate rimando alibi al mio esauriente
capitolo relativo alle Preposizioni articolate nel napoletano.
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