‘O CAFÈ, ‘O CCAFÈ ED ALTRO
In napoletano esistono delle voci
che possono avere una doppia forma grafica: o con la geminazione della
consonante d’avvio o con la consonante scempia; quando la grafia e quindi la
lettura di tipo forte presenta la
geminazione iniziale, ci si trova difronte
ad una voce neutra[genere
conservato nel napoletano e perdutosi nell’italiano] e solitamente son voci che si riferiscono a
generi alimentari,a cose inanimate, ovvero
che non contemplano l’intervento umano, o a concetti astratti (ad. es.: ‘o ccafè, ‘o ppane, ‘o ssale, ‘o
ppepe, ‘o ffierro(inteso come metallo),’o cchiummo((inteso come metallo), ‘o
bbene, ‘o mmale, ‘o ppecché etc. ; spesso invece una medesima voce può
presentarsi con una grafia con consonante d’avvio scempia
ed in tal caso cambia di
significato (ad es.: ‘o cafè =mescita o negozio dove viene servita la
relativa bevanda, ‘o fierro (inteso come attrezzo da lavoro o utensile
domestico) ‘o chiummo(inteso
come filo a piombo, attrezzo da lavoro
dei muratori) o ancora ‘o
russo (uno con i capelli fulvi) e ‘o rrusso (il colore rosso e per
traslato: il sangue); in base a tale argomentare risulta chiaro che con la voce ‘o ccafé ci si
intende riferire alla pianta di caffé o alla bevanda che se ne ricava e non alla mescita o negozio (‘o cafè) dove si serve la bevanda di caffé o anche il
caffé tostato in chicchi o macinato. Etimologicamente la voce
cafè è dal turco kahve, e questo dall'ar. qahwa
= bevanda eccitante. A margine di
quanto detto rammento che, nell’inteso popolare,l’autentico caffè
napoletano (bevanda ottenuta per
filtraggio e non per pressione, con la caffettiera napoletana e non con quella
espressa o moka) deve essere corredato
di cinque C che poi in realtà son
quattro essendo la prima C quella di Caffè, mentre le altre sono le diniziali
di Curto (corto/contenuto e non lungo
come un caffè amaricano), Cocente (bollente),
Carreco (forte) e Còmmeto (comodo,
cioè sorbito da seduti e non all’impiedi).
Brak
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