mercoledì 6 ottobre 2010

BRIGATA, COMBRICCOLA, & DINTORNI

BRIGATA, COMBRICCOLA, & DINTORNI
A margine e completamento di quanto ò scritto alibi circa le voci marmaglia etc., prendo in esame qui di sèguito dapprima le voci dell’italiano e poi quelle del napoletano che si riferiscono a particolari tipi di adunanze o unioni di piú persone per conseguire, dichiaratamente e non, scopi illeciti.
In italiano abbiamo
brigata, s.vo. f.le
1 gruppo di persone che si riuniscono per lo più a scopo di divertimento: una brigata di buontemponi; essere della brigata, far parte della compagnia | prov. : poca brigata, vita beata, in pochi si sta meglio
2 (mil.) unità tattica dell'esercito costituita da due o tre reggimenti, attualmente anche di armi e specialità diverse | (ant.) banda di armati: far brigata, raccogliersi in armi
3 gruppo di combattenti irregolari organizzati in formazioni armate: le brigate partigiane | Brigate internazionali, quelle, composte da volontari di vari paesi, che operarono in difesa della repubblica durante la guerra civile spagnola (1936-1939) | Brigate nere, quelle fasciste nel periodo della Repubblica sociale italiana (1943-1945) | Brigate rosse, quelle dei terroristi di estrema sinistra operanti in Italia negli anni '70 e '80
4 gruppo di persone che si riuniscono non piú a scopo di divertimento, ma a fini truffaldini: una brigata di imbroglioni; 5 (ant.) famiglia.
voce etimologicamente deverbale di brigare= tentare con tutti i mezzi, anche illeciti, di raggiungere uno scopo; il verbo fu direttamente dal catalano bregar =infastidire,molestare, imbrogliare (senza passare attraverso il s.vo briga =noia, fastidio, molestia, maneggio, imbroglio);
combriccola, s.vo. f.le
1 (spreg.) contenuta unione di piú persone per scopi volutamente illeciti; cricca: una combriccola di lestofanti
2 (fam.) gruppo, comitiva di persone,...
voce etimologicamente derivata (seguendo il percorso cum→com+bricco(ne)+ ola(f.le di olo secondo elemento, dal lat. olus/ola che unito ad aggettivi o sostantivi forma alterati con valore diminutivo o vezzeggiativo)) quale appunto denominale da briccone (= persona scaltra, malvagia, senza scrupoli)
per il quale una sostanziosa scuola di pensiero pensa – epperò non so con quanta esattezza, (attesa un’evidente differenza semantica di cui dirò) – pensa dicevo ad un antico francese bric = stolto; tale idea non mi convince punto poi che trovo che semanticamente siano addirittura agli antipodi la persona scaltra, astuta, malvalgia indicata con la voce briccone e lo stolto dell’ antico francese bric e mi fa meraviglia che una considerazione tanto ovvia non sia stata fatta da nessuno dei numerosi linguisti che accolgono l’idea che briccone provenga dall’antico francese bric; molto piú perseguibile m’appare l’idea che briccone abbia una relazione di filiazione o fraternità con l’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore; un’altra scuola di pensiero pensa per briccone ad un accrescitivo (cfr. il suff. one) di bricco antica voce etimologicamente pare ricostruito su di un termine settentrionale bricca=luogo scosceso, dirupo; bricco valse nel linguaggio regionale furfante ma a mio avviso è molto forzato il collegamento semantico tra il furfante di bricco ed il dirupo di bricca; a questo punto penso proprio che delle tre proposte la migliore via etimologica di briccone sia quella dell’ant. alto tedesco brëcho= offensore, perturbatore,predone, malfattore;
consorteria, s.vo. f.le
1 nel medioevo, gruppo di famiglie nobili associate nella difesa di interessi comuni;
2 (spreg.) fazione di loschi individui o pure gruppo politico o economico che perseguono i propri... illeciti interessi; etimologicamente voce denominale dell’agg.vo consorte che è dal lat. consorte(m), comp. di cum 'con' e sors sortis 'sorte'; propr. 'che partecipa della stessa sorte';
combutta, s.vo. f.le
1 mescolanza di cose varie ed indistinte, unite alla rinfusa;
2 (per est., spregiativamente come nel caso che ci occupa)unione di piú persone che perseguono un fine poco chiaro o disonesto: una combutta di imbroglioni; fare combutta, entrare in combutta con qualcuno. etimologicamente la voce è un deverbale di buttare (dal fr. ant. bouter, provenz. botar, di orig. germ.) con prostesi di con (=gettare/ta insieme) ad indicare un miscuglio;
compagnia, s.vo. f.le di vario significato
1 l’intrattenersi insieme con altri; il non essere soli;
per estens., la persona o le persone con cui si è insieme: cercare, amare, evitare la compagnia; essere in buona, in cattiva compagnia; dolce compagnia, quella della persona amata; dama di compagnia, donna al servizio di una signora aristocratica e/o facoltosa, con il compito di assisterla e intrattenerla | (ant.) familiarità, intimità, alleanza, lega | complemento di compagnia, (gramm.) quello che esprime relazione di compagnia con essere animato (p. e. passeggiare col cane)
2 gruppo di persone che si riuniscono per conversare, discutere, divertirsi; insieme di compagni, di amici: un'allegra compagnia; una compagnia di giovani, di persone anziane '... e compagnia bella, (fam.) e via dicendo, e così via;
((per est., spregiativamente, come nel caso che ci occupa)unione, gruppo di piú persone che che si riuniscono per perseguire fini fraudolenti, sleali, truffaldini;
3 gruppo di artisti e tecnici scritturato per eseguire spettacoli: compagnia teatrale, drammatica; compagnia stabile
4 società commerciale, che in genere opera nel campo dei trasporti o delle assicurazioni: la Compagnia delle Indie; la Compagnia dei vagoni letto; compagnia di bandiera, società di navigazione aerea o marittima che rappresenta ufficialmente lo stato a cui appartiene
5 ordine religioso, confraternita: Compagnia di Gesú, l'ordine dei gesuiti
6 (mil.) reparto intermedio tra il plotone e il battaglione, al comando di un capitano | compagnia di ventura, dal sec. XIV al XVI, banda di soldati mercenari guidata da un condottiero
7 (ant.) corporazione di lavoratori.
etimologicamente la voce è un denominale di compagno che è dal lat. mediev. companio nom., comp. di cum 'con' e un deriv. di panis 'pane'; propr. 'chi mangia il pane con un altro';
conventicola, s.vo. f.le s. f.
1(lett.) riunione segreta di poche persone;
2(estens.e spregiativamente come nel caso che ci occupa)) ristretto gruppo di persone che persegue interessi di parte, spec. se in modo illecito; consorteria: conventicole accademiche;
etimologicamente la voce è dal lat. conventicula, neutro pl. di conventiculum 'riunione, capannello', deriv. di convenire←cum-venire 'trovarsi insieme';
conciliabolo. s.vo. m.le
1 adunanza, conversazione segreta o appartata (tenuta per fini illeciti o comunque oscuri, sospetti);
2 per metinomia il gruppo delle persone che tengono quella adunanza;
etimologicamente la voce è dal lat. conciliabulu(m) 'luogo di adunanza', deriv. di conciliare 'riunire insieme'.

E veniamo al napoletano dove troveremo numerose voci di cui però molto desuete; vediamole:
acchietta, s.vo. f.le antica voce icastica, ma desueta
1 compagnia, brigata,
2 (spregiativamente come nel caso che ci occupa)accozzaglia di individui che si riuniscono a fini fraudolenti; etimologicamente la voce è un deverbale del lat. applicita(m) p. p. di applicare =congiungere, unire con riferimento allo stare insieme ed uniti degli individui che formano la compagnia, brigata,accozzaglia; rammento altresí che il napoletano conserva ed usa ancóra il termine chietta = accoppiata, coppia derivata anch’essa come la voce in esame da applicita(m)→applicta(m)→(ap)plietta→chietta con tipica assimilazione regressiva ct→tt e consuetonormale sviluppo di pl→chj→chi (cfr. ad es.: chino ←plenum, cchiú←plus, chiaja←plaga, chiummo←plumbeum etc.).
cumitiva, s.vo. f.le1 gruppo di persone che fanno insieme una gita, un viaggio, un'escursione e sim.: una comitiva di turisti; viaggiare, pranzare in comitiva
2 (spregiativamente come nel caso che ci occupa)associazione di individui poco raccomandabili che si riuniscono a fini ingannevoli o subdoli o dichiaratamente delittuosi, disonesti;
3 (lett.,ma rarissimo) seguito di un personaggio importante.
etimologicamente la voce è dal lat. tardo comitiva(m)→cumitiva(m), deriv. di comes -itis 'conte'; propr. '(sèguito) del conte'
cungrega, s.vo. f.le antica voce icastica, ma desueta almeno nell’accezione negativa di consorteria
1 congregazione, confraternita religiosa;
2 (spregiativamente come nel caso che ci occupa)accozzaglia di individui che si riuniscono per delinquere spesso nascondendosi sotto mentite spoglie di riunirsi per conseguire onesti fini sociali; spesso ad es. oggidí la voce cungrega è usata riferita ironicamente e spregiativamente a talune cosiddette associazioni onlus i cui componenti fanno le viste di voler soccorrere il prossimo, ma in realtà perseguono utilitaristici ed egoistici fini, lucrando spesso per sovvenzioni pubbliche e confidando su di una impunibilità che lo Stato (per incapacità o neghittosità) concede loro; 3 (ironicamente) accolta di piú persone: ‘na cungrega ‘e cape ‘e pezza(una riunione di monache);
voce etimologicamente deverbale del lat. congregare, propr. 'riunire in gregge', comp. di cum 'con' e un deriv. di grex gregis 'gregge';

cricca, s.vo. f.le s. f. antica voce icastica,ancóra viva e vegeta

1(ed è il caso che ci occupa) gruppo di persone che tendono a favorirsi reciprocamente in danno altrui; combriccola, camarilla;
2 (fam.) compagnia di amici: se nn’è gghiuto cu ‘a cricca soja(è andato via con la sua combriccola d’amici)

etimologicamente la voce per moltissimi degli addetti ai lavori è d’etimo incerto o addirittura sconosciuto, ma a mio avviso la voce in esame deriva chiaramente dal francese clique→crique→cricca di pari significato;

janarizzío, s.vo. m.le antica voce icastica, ma desueta
1 conciliabolo di streghe o di donnacce;
2 (estens.spregiativamente ed ironicamentecome nel caso che ci occupa) Adunanza furtiva e appartata per fini illeciti o misteriosi: ‘nu janarizzio ‘e cungiurate(un conciliabolo di cospiratori); riunione, conversazione appartata e informale: primma ‘e ll’assemblea nce fuje ‘nu janarizzio ‘e cierti prufessureggiuvane ’mmiez’ô curredore(prima dell’assemblea ci fu un conciliabolo di alcuni professorigiovani nel corridoio) del dipartimento.
etimologicamente è voce denominale di janara (con l’aggiunta del suffisso izzio adattamento del suff. izio che continua il lat. -ĭcius e -īcius, con la variante -ītius, mantenuti distinti negli esiti di tradizione popolare -eccio e –iccio ed –izio -izzio; suffisso derivativo di aggettivi e nomi di origine latina; modernamente è usato anche per trarre aggettivi da nomi;); la janara è la strega,la megera,ma pure una donna plebea brutta e malefica; etimologicamente pare essere, come penso e reputo, un derivato del nome della dea pagana Diana(m), non manca però chi pensa ad una derivazione da (r)janara forma metatetica di irana/iranara = granata coperta di peli di capra;
rocchia, s.vo. f.le antica voce icastica,ancóra viva e vegeta che è esattamente ,
1 torma, schiera;
2 stuolo adunata di giovani rumorosi e spesso facinorosi; voce derivante da un basso latino roclja per il classico rotlja = schiera,
scuglietta, s.vo. f.le antica voce icastica, ma desueta; esattamente:
1 schiera di bricconi e simili
2 torma, combriccola
voce derivata da un latino collecta= raccolta con prostesi della S intensiva partenopea.
E con ciò penso proprio anche questa volta d’avere esaurito l’argomento e soddisfatto o al meno interessato qualcuno dei miei ventiquattro lettori e penso di poter dire Satis est.
Raffaele Bracale

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