venerdì 16 maggio 2014

AVUTÀ ‘A VALANZA Â VIA D’‘O GGRUOSSO

AVUTÀ ‘A VALANZA Â VIA D’‘O GGRUOSSO Ad litteram: Girare la bilancia verso la parte grossa; id est: Ricorrere alle maniere forti dirimendo eventuali questioni in maniera decisa, se non violenta. Tecnicamente la bilancia in epigrafe è la stadera e cioè un tipo di bilancia, da usarsi a mano libera,fornita di un solo piatto (unito ad un gancio sostenitore per il tramite di quattro catenelle poste a mo’ di piramide di cui il gancio rappresenta il vertice) e fornita di un lungo braccio graduato sul quale scorre un peso(détto: romano) equilibratore costante; tale stadera era ed è ancóra usata dai venditori ambulanti di erbaggi; il braccio graduato incernierato orizzantalmente sotto il gancio può essere rotato in una seconda posizione per consentire una pesa eccedente quella consentita dalla posizione originaria; tale rotazione indicherebbe correttamente lo girare la bilancia verso la parte grossa e cioè il predisporla ai pesi maggiori,e per traslato: approntarsi ad usare le maniere forti, ma spesso nel procedere alla predetta ruotazione (girare verso il grosso) càpita che il romano corra verso il piatto in posizione tale che, impugnata per il braccio, con il piatto ed il romano pericolosamente oscillanti o rotanti ecco che la stadera può assumere la funzione di una pericolosa arma impropria con la quale affrontare e risolvere in maniera decisa eventuali questioni. Rammento che l’espressione â via d’’o ggruosso la si ritrova nella locuzione jí seje sorde â via d’ ‘o ggruosso coniugata offensivamente con vaje seje sorde â via d’ ‘o ggruosso che ad litteram si devono rendere “valere ( vali) sei soldi (di merce acquistata con la stadera posizionata per la pesa maggiore) id est avere un contenutissimo valore intrinseco atteso che détta merce viene pagata pochissimo benché acquistata in gran copia (rappresentata appunto dal grosso peso);va da sé che l’espressione jí seje sorde â via d’ ‘o ggruosso, coniugata offensivamente con vaje seje sorde â via d’ ‘o ggruosso, per traslato è riferibile non solo a merce scadente, ma a qualsiasi cosa o chiunque sia reputato di scarso o nullo valore effettivo. avutà = girare, rotare voce verbale infinito avutà = voltare, girare, volgere (lett.), ma anche mutar parere e/o idea con etimo da un lat. volg. *ad + volvitare→voltare frequentativo di volvere; in voltare si è ottenuto ol+cons.→ou→u; valànza = bilancia ma qui esattamente stadera ( dal lat. statíra(m), dal gr. statêra, acc. di statér -êros 'statere', denominazione di un peso e di una moneta) valànza etimologicamente è derivato da un basso latino *bilancia(m), per il class. bilancem, propr. 'con due (bi-=bis) piatti (lances)'con cambio popolare della atona di avvio ed alternanza partenopea b/v; â via d‘’o ggruosso letteralmente alla via del grosso id est: verso la parte (adatta alla pesata) grossa; di per sé via=via, strada, direzione (dall’accus. lat. via(m) ma â via = alla via id est: verso, ggruosso sost. neutro = ciò che è grosso,cose grosse ricavato dall’agg. gruosso = grosso dal lat. grossum; da notare, come visto altrove, che il neutro preceduto dall’articolo ‘o comporta la geminazione della consonante d’avvio del sostantivo ( ‘o ggruosso = ciò che è grosso, le cose grosse; ma gruosso come aggettivo maschile (colui che è grosso) preceduto dall’art. ‘o va scritto in maniera scempia ‘o gruosso). romano il peso della stadera (dall'ar. rumman, propr. 'melagrana', per la forma del peso simile a quella della melagrana. Raffaele Bracale

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