domenica 24 gennaio 2016
VARIE 16/105
1. DICETTE PULICENELLA: I' NUN SO' FFESSO, MA AGGI' 'A FÀ 'O FESSO, PECCHÉ FACENNO 'O FESSO, VE POZZO FÀ FESSE!
Letteralmente: Disse Pulcinella: Io non sono stupido, ma devo fare lo stupido, perché facendo lo stupido, vi posso gabbare (e posso ottenere ciò che voglio, cosa che, se non mi comportassi da stupido, non potrei ottenere). La locuzione in epigrafe è uno dei cardini comportamentali della filosofia popolare napoletana che parte da un principio assiomatico che, un po’ presuntuosamente, afferma: Cca nisciuno è ffesso! Id est: Qui (fra i napoletani) non v'è alcuno stupido!E coloro che lo sembrano, lo fanno per ottenere un tornaconto…
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2. 'O CONTE MMERDA ‘A PUCERIALE.
Letteralmente: Il conte Merda da Poggioreale. Così, per dileggio vien definito dal popolo colui che vanti falsamente illustri progenitori, o colui che si dia arie da nobiluomo incedendo con sussiego ed alterigia. Ma il personaggio in epigrafe esistette veramente in Napoli e tale nomignolo fu affibbiato dal popolo al patriarca, un tal conte Brasco Iannicelli[mancano precise notizie biografiche] di un’antica famiglia napoletana che aveva il possesso di una villa nella zona di Poggioreale. Tale signore ebbe, sul finire del 1800, in appalto la gestione delle latrine comunali e si meritò ipso facto il soprannome, pur se affidò in pratica la conduzione dell’appalto ad un suo fidato dipendente un non meglio identificato Ernesto che rispondendo al famoso soprannome di Ernesto a Ffuria,presidiava de visu le latrine comunali site all’estremità della via Foria,latrine da cui trasse ingenti guadagni con la selezione delle urine, rivendute ad idustrie chimiche per la produzione d’albumina.
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3. DICETTE 'O SI' NUTARO: SULO 'O MUORTO À FATTO 'O MALO GUADAGNO.
Disse il signor notaio: Solo il morto à fatto un cattivo guadagno (avendoci rimesso la vita)... tutti gli altri, diventandone eredi, ànno lucrato qualcosa!
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4. HÊ 'A MURÌ RUSECATO DÊ ZZOCCOLE E 'O PRIMMO MUORZO TE LL'À DA DÀ MAMMÈTA.
Che possa morire rosicchiato dai grossi topi di fogna ed il primo morso lo devi avere da tua madre. Icastica maledizione partenopea giocata sulla doppia valenza del termine zoccola che, a Napoli, identifica sia il topo di fogna che la donna di malaffare.
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