giovedì 29 settembre 2016

PIOGGIA E DINTORNI

PIOGGIA E DINTORNI Anche questa volta faccio sèguito ad un quesito rivoltomi dall’amico N.C. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) occupandomi della voce italiana in epigrafe, d ei suoi eventuali sinonimi, voci collegate e delle corrispondenti voci del napoletano. Gli rispondo súbito dicendo che in italiano con il termine pioggia s.vo f.le [ dal lat. pop. ✻plŏia, per il classico plŭvia]ci si riferisce alla caduta dalla volta celeste di gocce di acqua che si verifica quando, all'interno di una nube, esse siano abbastanza grosse e pesanti da non evaporare completamente durante la caduta;del sostantivo esaminato, in italiano esistono pochissimi sinonimi che sono essenzialmente: rovescio e precipitazione; tra le voci collegate viene in mente solo acquazzone; vediamoli da vicino: rovescio agg.vo e s.vo m.le [ dal lat. reversus] à numerosi significati: 1)quale aggettivo vale voltato dalla parte opposta a quella diritta, e, piú genericamente, voltato in modo contrario a quello abituale; 2) sempre quale aggettivo In aeronautica,accompagna il sostativo volo per indicare quello nel quale un velivolo permane in traiettoria rettilinea o curvilinea ruotato attorno all’asse longitudinale di 180° rispetto al volo ordinario; 3) ancóra quale aggettivo in architettura,indica un tipo di arco ribassato, a sesto capovolto, avente l’estradosso appoggiato sul terreno, utilizzato nella costruzione di gallerie per contrastare le spinte che il terreno esercita dall’esterno; 4) infine quale aggettivo quale sostantivo,nei lavori a maglia, si dice (come contrapposto a dritto) del punto eseguito in modo che compaia sul diritto del lavoro la parte che normalmente appare nel dietro; 5)quale sostantivo indica genericamente la parte di qualcosa opposta al diritto 6) ancóra quale sostantivo in tipografia, lettera o segno capovolto che il compositore colloca, sia per errore sia provvisoriamente, nella composizione, in sostituzione di lettere o segni mancanti, in modo che la linea abbia la dovuta giustezza: nelle bozze di stampa in corrispondenza di questi rovesci provvisorî appare un rettangolo nero. 7)figuratamente quale sostantivo indica una grave perdita economica o crollo finanziario determinatisi all’improvviso: 8) infine quale sostantivo, come nel caso che ci occupa, indica una caduta violenta di pioggia, generalmente di breve durata e a tipo temporalesco; precipitazione s.vo f.le [dal lat. praecipitatio -onis, der. di praecipitare «precipitare»].si tratta di un termine tecnico che accanto ad altri significati su cui sorvolo, nel caso che ci occupa, indica precisamente in meteorologia, la fase della circolazione acquea nell’atmosfera terrestre corrispondente al passaggio dell’acqua dall’atmosfera al suolo (le altre fasi sono l’evaporazione e la condensazione); acquazzone . s.vo m.le [ dal lat. aquatio -ōnis, der. di aqua «acqua»]. Serve ad indicare una pioggia breve, ma impetuosa, ed a carattere locale. temporale [uso sostantivato dell'agg. temporale, dal lat. temporalis, der. di tempus -pŏris «tempo»]. – 1) in primis come nel caso che ci occupa, perturbazione atmosferica a carattere violento e passeggero, nella quale si verificano fenomeni elettrici; 2) figuratamente, contrasto aspro e violento fra piú persone, lite, litigio. Esaurite le voci dell’italiano passiamo a quelle del napoletano al solito piú precise, circostanziate ed esatte di quelle della lingua nazionale. Abbiamo: acquata s.vo f.le [dall’iberico acquada]. –1)In primis come nel caso che ci occupa pioggia improvvisa, intensa e duratura; 2) per traslato vinello ottenuto versando acqua sulle vinacce fermentate; acquarella s.vo f.le [der. di acqua]. 1)In primis come nel caso che ci occupa, pioggia leggera ed intermittente che si reitera continuatamente;2) figuratamente, vino largamente annacquato; 3) dispregiativamente brodo privo di carne e/o condimento, caffé assai poco concentrato. acquazzina s.vo f.le [ diminutivo di acquazza che è dal lat. acquatio], pioggerella acquerugiola; chioppeta s.vo f.le [deverbale di chiovere che è dal lat. pluere] pioggia intensa e duratura accompagnata da fenomeni elettrici (lampi e tuoni); chiarfo/chiarco s.vo m.le doppia morfologia d’un unico termine [da una rad. greco/ araba har/ kar – car/cal] violenta e continua pioggia accompagnata da grandine; lepetiata s.vo f.le [deverbale del lat. repetere] sinonimo del precedente con riferimento alla continuità della precipitazione; trupea/trubbea/trubbeja s.vo f.le tripla morfologia d’un unico termine [ dal s.vo greco tropaía=tempesta; la voce trupéa à conservato del greco la sorda p mentre nelle forme popolari (se non addirittura gergali) trubbéa e trubbéja si è avuto il passaggio della sorda p alla sonora b esplosiva labiale rafforzata con la geminazione;] improvviso ed inatteso, ventoso acquazzone estivo che scuote e scompiglia violentemente le chiome degli alberi e fa sbatacchiare i vetri di finestre e balconi; patapato/parapato/patabbato ‘e ll’acqua locuzione nominale usata per indicare una violento, intenso e durevole nubifragio con effetti spesso devastanti; Quanto all’etimologia,premesso che, contrariamente da quanto affermato da taluno, il termine patabbate non richiama nessuna gerarchia ecclesiastica, essendo solo la corruzione del termine cardine parapato,ricorderò che quest'ultimo deriva dal greco parapatto donde in primis il parapato poi patapato richiamato che significa spargere, distribuire copiosamente in giro, proprio nel senso che si attaglia alla locuzione in esame. Non mi pare ci sia altro da aggiungere per cui mi fermo qui, sperando d’avere accontentato l’amico N.C. ed interessato qualcun altro dei miei ventiquattro lettori e chi forte dovesse imbattersi in queste paginette. Satis est. Raffaele Bracale

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