mercoledì 29 marzo 2017

VARIE 17/345


 1 - Pure ‘e cuffiate vanno ‘mparaviso

Anche i gabbati vanno in Paradiso

Locuzione proverbiale usata a mo’ di conforto dei corbellati per indurli ad esser pazienti e sopportare chi gratuitamente li affanna , atteso che anche per essi derisi  ci sarà un gran premio: il Paradiso.

Cuffiate plurale di cuffiato =deriso, corbellato; etimol.: part.pass. di cuffià che è un denominale  dell’arabo kúffa/cúffa=corbello.

 

2-Pure ‘e mmure tenono ‘e rrecchie

Anche i muri ànno orecchi

Fa d’uopo, quindi, se non si vuole  far conoscere in giro le proprie idee o considerazioni usare, anche in casa un eloquio misurato e di basso volume evitando altresí di spettegolare o di  dire  cose pericolosamente compromettenti per sé o altri.

3 - Pure ll’onore so’ ccastighe ‘e Ddio.

Anche gli onori sono castighi di Dio

Atteso che comportano comunque aggravio di lavoro  ed aumento delle responsabilità.

4 - Pure ‘nu caucio ‘nculo fa fà ‘nu passo annante

Anche un calcio in culo fa compiere un passo in avanti

Id est: per progredire nella vita, come nel lavoro,  occorrono forti spinte, magari violente  che vanno comunque  accettate considerato i  vantaggi che ne possono derivare.

5 -Pur’io tengo ‘a mano cu cinche déte.

Anche io ò la mano con cinque dita.

Proverbio dalla duplice valenza; nella prima si  adombra quasi un avvertimento minaccioso che significa: anche io sono dotato delle vostre medesime capacità operative, per cui fate attenzione a non misurarvi con me pensando di prevalere: potreste avere una brutta sorpresa! La seconda valenza  sottindende una garbata protesta volendo significare: ò le vostre  stesse capacità e/o possibilità; miracoli non ne posso fare: non chiedetemeli!

6 - Quanno ‘a capa perde ‘e senze  se ne strafotte pure ‘e Sua Eccellenza!

Quando la testa perde il raziocinio se ne impipa anche di Sua Eccellenza

Id est: Quando, nella vita,  si è in preda all’ira o alla follia  non si à rispetto per nessuno, nemmeno per l’autorità.

7 - Quanno ‘a carna è ccotta è cchiú ffacile a sceppà ll’ossa.

Quando la carne è cotta è piú facile spolparla

Id est: per ottenere il miglior risultato è necessario attendere il momento piú adatto che è il piú propizio o favorevole, armarsi di pazienza ed attenderlo.

8 - Quanno ‘a caurara volle mena subbeto ‘e maccarune

Quando la pentola bolle, cala subito i maccheroni

Id est:nella vita bisogna esser sempre solleciti e profittare del momento adatto per fare ciò che è da farsi, evitando,per non correre l’alea di un insuccesso, di rimandare o procrastinare  la propria azione.Il proverbio à anche un significato furbesco ed in tale connotazione significa: quando una donna avverte i primi bollori, occorre darle súbito marito che la soddisfi e la calmi.

9 -Quanno ‘a cumeta ‘o vvo’,  dalle cuttone

Quando l’aquilone lo chiede, dagli spago

Al di là del suo concreto chiaro ed esatto significato, il proverbio vale:nella vita  spesso è opportuno, se non necessario, assecondare le vanterie di chi si vanta ed è vanitoso,  per tenerselo amico ed  al fine di  riceverne possibili futuri vantaggi.

10 - Quanno â femmena ‘o culo ll’abballa, si nun è puttana, diavulo falla!

Quando una donna ancheggia, se non è una meretrice ritienila tentatrice.

Le donne che sculettano provocatoriamente  o lo fanno di mestiere o per trovar partito.

11 - Quanno ‘a femmena vo’ filà  ll’abbasta pure ‘nu spruoccolo.

Quando una donna vuol filare le è sufficiente un piccolo bastoncino.

Id est: Quando la donna intende raggiungere un determinato scopo usa, per farlo, ogni mezzo anche quelli apparentemente meno adeguati.

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