giovedì 11 aprile 2019

UN ANTICO TERMINE: PACCHIOSA.




 UN ANTICO TERMINE: PACCHIOSA.
Ancóra  una  volta tenterò di dare adeguata risposta ad un  quesito dell’amico P.G. (al solito, motivi di riservatezza mi impongono di  riportar solo le iniziali di nome e cognome di chi mi scrive per sollecitar ricerche) che mi à chiesto di mettere a fuoco portata, significato ed etimo dell’antico e pressoché desueto termine napoletano in epigrafe, usato sino a tutta la prima metà del 1900 e poi sparito probabilmente per penuria di coloro che lo usavano [gli scugnizzi]. Provvedo alla bisogna non senza aver prima ringraziato l’amico che me ne à chiesto.Entriamo in medias res:
 Pacchiosa prima agg.vo femm.le e solo femm.le e poi sostantivo; quale agg.vo vale  donna che sculetta, che dimena le natiche; etimologicante è un deverbale di pacchià = dimenar le natiche frequentativo di pacca mediante l'infisso. -j-→i; anticamente il termine fu usato anche come s.vo benché   impropriamente [per  divertita confusione furbesca nel linguaggio dei monelli della città bassa] quale sinonimo di parmosa [etimologicamente dalla misura:(palmo)del legnetto fatto saltare] che indicava il gioco della lippa, piú comunemente détto “mazza e ppivezo”. Ò parlato di  divertitaconfusione furbesca perché nel periodo tra la seconda metà del 1800 e la prima del 1900 nella città bassa corse l’uso, poi abbandonato del tutto, di usare la voce pacchiosa collaterale di pacchio [quale prestito del siciliano, ma con  derivazione del greco pakkýs=carnoso,pingue ] come uno dei tanti sinonimi per indicare l’organo esterno della riproduzione femminile. E qui giunto mi fermo convinto d’avere esaurito l’argomento,  d’aver adeguatamente risposto al quesito dell’amico P.G.   e sperando d’avere interessato  i miei consueti ventiquattro lettori.
Raffaele Bracale

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