martedì 21 maggio 2019

10 LOCUZIONI


10 LOCUZIONI
1 -TENÉ 'A VOCCA SPORCA
Ad litteram:tenere la bocca sporca   Detto di chi, per abitudine parli facendo uso continuato ed immotivato  di volgarità  e/o parole sconce ed  oscene  al segno da restarne figuratamente con la bocca sporcata.
2 - TENÉ 'E CHIRCHIE ALLASCATE
Ad litteram:tenere i cerchi allentati  Detto di chi, vacillandogli la mente, sragioni o abbia vuoti di memoria, alla stregua di una botte  che per essersi allentati i cerchi contentivi delle doghe, vacilla  e perde il liquido contenuto.
3 -TENÉ 'E GGHIORDE
Ad litteram:tenere la giarda  Cosí ironicamente  si usa dire di chi, pigro, infingardo e scansafatiche mostri di muoversi con studiata lentezza, tardo e dolente all'opera, quasi come i cavalli che affetti dalla giarda  ne abbiano le giunture e il collo delle estremità ingrossati al punto da esserne impediti nei movimenti.
4 -TENÉ 'E LAPPESE A QUADRIGLIÈ P''A CAPA
Letteralmente: Avere le matite a quadretti per la  testa. Presa alla lettera la locuzione non significherebbe niente. In realtà lappese a quadrigliè è la corruzione dell'espressione latina lapis quadratum (corrotto poi in  lapis quadrellatum), seu opus reticulatum antica tecnica di costruzione muraria romana consistente nel sovrapporre, facendo combaciare le facce laterali e tenendo la base rivolta verso l'esterno,ed il vertice verso l'interno, di piccole piramidi di tufo o altra pietra , per modo che chi guardasse il muro, cosí costruito, avesse  l'impressione di vedere una serie di quadratini orizzontati diagonalmente.Questa costruzione richiedeva notevole precisione ed attenzione con conseguente applicazione mentale tale da procurare fastidio e ... mal di testa per la tensione ed il nervosismo, quelli che figuratamente sono indicati con la locuzione in epigrafe.Ricorderò che  erroneamente qualche scrittore di cose napoletane chiama in causa le matite o lapis propriamente detti, ed in particolare una pubblicità  d'inizio del 20° secolo che mostrava una testa su cui erano conficcate a mo' di raggiera delle matite laccate a quadrettini neri e bianchi; ma atteso che la locuzione in epigrafe è molto antecedente all'epoca ( ca. 1790) di quando furono commercializzate le matite, ne discende  che l'ipotesi è da scartare.

5 - TENÉ 'E PPALLE QUADRATE
Ad litteram:tenere i testicoli quadrati. Icastico ed iperbolico modo di dire usato  ad encomio di chi  appaia nel proprio agire solerte, pronto ed attento, dotato di efficaci capacità operative  attribuite  all'inusuale quadratura dei suoi testicoli che risultano  sia pure figuratamente non banalmente sferici.
6 -TENÉ 'E PECUNE
Ad litteram:tenere i pichi Espressione  che con valenza positiva viene riferita  a coloro che sebbene giovani di età, si mostrino  moralmente cresciuti, intelligenti e capaci di operare al di là del presagibile, quasi che non siano gli imberbi adolescenti  che l'anagrafe dice, ma a mo' degli uccelli prossimi a metter le piume, mostrino di avere, figuratamente, sparsi  per  il corpo  quei pichi  propedeutici negli uccelli allo spuntar delle piume.
7 -TENÉ 'E PAPPICE 'NCAPA
Ad litteram:tenere i tonchi in testa  Id est: sragionare, non connettere. Locuzione usata  nei confronti di coloro che con parole o atti adducano nei rapporti interpersonali, ragionamenti non consoni, assurdi, sciocchi e pretestuosi, quasi fossero generati da teste i cui cervelli fossero assaliti  e lesi nelle capacità raziocinanti  dai tonchi quei minuscoli insetti che talora infestano i cereali in genere e la pasta in particolare.
8 - TENÉ 'E PPIGNE 'NCAPO
Ad litteram:avere le pigne in testa. Locuzione di identica valenza della precedente, usata però quando si voglia intendere che la mancanza di raziocinio  è ritenuta  esser  dovuta ad una ipotetica violenza subíta, come potrebbe esser quella di sentirsi cadere in testa i duri  stròbili  del pino.
9 -TENÉ 'E RRECCHIE 'E PULICANO
Ad litteram:tenere le orecchie di pubblicano Locuzione dalla duplice valenza usata sia per indicare sia dotato di udito finissimo , sia - piú spesso per indicare coloro che stiano sempre, con l'orecchio teso attenti ad ascoltare ciò che accade a loro intorno, vuoi per informarsi, vuoi per non lasciarsi cogliere impreparati, comportandosi alla medesima stregua degli antichi esattori pubblici: pubblicani da cui  per sincope è ricavato pulicano (pubblicano→pu[bb]licano→pulicano), pronti ad ascoltar qualunque cosa venisse detta in giro sul conto di chiunque, per non lasciarsi sfuggire un eventuale contribuente.
10 - TENÉ 'E RRECCHIE PE FFINIMENTE 'E CAPA
Ad litteram:tenere le orecchie per guarnimento della testa. Divertente locuzione di portata esattamente contraria alla precedente, che viene usata nei confronti di chi sia cosí duro d'orecchio da fare ritenere i loro padiglioni auricolari  buoni solo per agghindare la testa.
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