RICCE ‘E FURETANE ALLA CANNELLA
nota
Cannella
Droga
aromatica usata in cucina e costituita dalla sottile corteccia interna,
arrotolata in bastoncini e di colore giallo-bruno, di un'omonima pianta tipica
delle regioni tropicali asiatiche; la voce cannella è anche usata come agg.
invar.: di colore giallo bruno tendente al rossiccio. Si tratta di voce
pervenuta nell’italiano e nel napoletano attraverso il francese cannelle o
l’olandese kaneel(la Francia e l’Olanda importarono in Europa, per prime detta
droga) quale diminutivo di canna posto che tale spezia, come détto, non è che
una corteccia arrotolata a mo’ di bastoncino o piccola canna; è droga che
produce effetti euforici e contenutamente afrodisiaci. È una spezia fortemente
aromatica che può essere utile, oltre che come condimento, come stimolante
generale. Si usa negli stati di prostrazione psico-fisica e nelle anemie; è
antisettica e antispasmodica ed è indicata nelle mestruazioni scarse, nelle
affezioni dell'apparato respiratorio, nelle malattie da raffreddamento e nelle
alitosi (alito cattivo) . È usata soprattutto in pasticceria, ma anche in
talune preparazioni rustiche. A margine rammento che recentemente si è scoperto
che mezzo cucchiaino di cannella al giorno è sufficiente per ridurre la
quantità di zuccheri nel sangue di chi soffre di diabete di tipo 2, di
colesterolo e trigliceridi. La scoperta - pubblicata sull’autorevole «Diabetes
Care» - l’à fatta in modo quasi casuale un tal dr. Ricàrd Anderson, scienziato statunitense del US Department of agriculture's
human nutrition research center di Beltsville (Maryland).
Ingredienti e dosi
per 6 persone:
6 etti di ricce ‘e
furetane (fusilli lunghi bucati),
250 gr. di macinato
di manzo,
250 gr. di macinato
di maiale,
1 bicchiere di olio
d’oliva e.v.p.s. a f.,
3 etti di ricotta
ovina stemperati con un bicchierino d’anice forte,
1 grossa cipolla dorata, mondata ed affettata sottilmente,
un cucchiaino di dado
vegetale granulare,
1 ciuffo di
prezzemolo tritato finissimo,
1 bicchiere di vino
rosso secco,
1 cucchiaio di
cannella in polvere,
salefino e pepe nero
macinato a fresco q.s.
1 etto e mezzo di
pecorino grattugiato finemente.
sale grosso un
pungno.
In
unampio tegame di coccio, provvisto di coperchio o in una grande padella
antiaderente versare l’olio con la cipolla affettata, e farla imbiondire a fuoco vivo, aggiungere
tutto il macinato, rimestare, abbassare il fuoco e portarlo a mezza cottura, aggiungere il
vino e farlo evaporare, indi completate la cottura incoperchiando dopo
d’aver bagnato con una mezza ramaiolata
di acqua bollente in cui sia disciolto il cucchiaino di dado vegetale
granulare; a cottura terminata aggiungere il prezzemolo e salare adeguatamente;
mantenere incoperchiato il sugo e tenerlo
in caldo; frattanto in una grossa pentola colma d’acqua lessare al dente i ricci di foretana,
scolarli e versarli in una zuppiera calda dove si trovi la ricotta stemperata,
rimestare ed aggiungere l’intigolo di
macinato, metà del pecorino e tutta la
cannella. Rimestare un’ultima volta ed impiattare cospargendo le porzioni con
il restante pecorino e generosamente con del pepe nero macinato al momento; servire caldissimi di fornelli questi gustosi
ricce ‘e furetane (fusilli lunghi bucati). Vini: Corposi vini rossi campani
(Solopaca, Aglianico, Piedirosso, Taurasi) serviti a temperatura ambiente.
Mangia
Napoli, bbona salute e scialàteve!
raffaele bracale
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