RISOTTO RICCO
Ingredienti
e dosi per 6 persone:
5 etti di riso
carnaroli,
3 grossi funghi
porcini freschi o surgelati se di ottima qualità,
3 etti di provola
fresca affumicata tagliata a cubetti da ½ cm. di spigolo,
6 rocchi di salsiccia
(possibilmente con il finocchietto),
1 cucchiaio di sugna,
1 bicchiere di vino
bianco secco,
1 cucchiaio di semi
di finocchio,
1 cipolla dorata
tritata grossolanamente,
1 aglio mondato e
schiacciato,
1 bicchiere e mezzo
di olio d’oliva e.v.p.s.a f.
1 bicchiere di vino bianco
secco,
3 cucchiai di doppio
concentrato di pomodoro,
1 ciuffo di
prezzemolo lavato, asciugato e tritato finemente.
3 litri di brodo ottenuto con acqua e 3 dadi vegetali,
1 etto di pecorino
grattugiato,
sale fino e pepe nero
q.s.
Procedimento
In
un’ ampia padella, a fuoco vivace, versare mezzo bicchiere d’olio ed aggiungere
il cucchiaio di sugna; quando la sugna si sarà sciolta ed avrà preso
calore, aggiungere le salsicce
precedentemente private della pelle e sbriciolate,il cucchiaio di semi di finocchio,
bagnare con il vino, alzare il fuoco e fare evaporare tutto il vino, indi
aggiungere una ramaiolata d’acqua bollente con due cucchiaiate di concentrato di pomodoro e portare a
cottura in circa 40’.
A
seguire approntiamo il brodo vegetale
con tre litri d’acqua fredda e 3 dadi vegetali e teniamolo a continuo lento
bollore; nettare accuratamente i funghi con un cencio umido e con un affilatissimo coltellino e sfettiamoli
alla francese(taglio obliquo con lama posta a 45° lungo l’asse maggiore)in pezzi
di circa ½ cm. di spessore. Mettiamoli al fuoco in un tegame con mezzo
bicchiere d’olio ed un aglio mondato e schiacciato; aggiungiamo mezzo bicchiere
d’acqua bollente, manteniamo il fuoco basso e dopo circa 20’ di cottura aggiungiamo
l’ultimo cucchiaio di concentrato, regoliamo di sale fino e pepe e continuiamo la cottura per altri 15’;
uniamo il fondo con la salsiccia, aggiungendo solo alla fine il trito di
prezzemolo; abbassiamo ancóra i fuochi e teniamo il sugo al caldo; poniamo a
fuoco vivace in un altro tegame un altro mezzo bicchiere d’olio con il trito di cipolla e
facciamola dorare e súbito dopo versiamo tutto il riso, bagniamo con il vino, e
facciamo tostare il riso rimestandolo per
cinque minuti ; aggiungendo a
mano a mano piccole ramaiolate di brodo vegetale tenuto a bollore portiamo
quasi a cottura il risotto in circa 15’;alla fine uniamo i funghi e
salsiccia con il fondo di cottura dal quale avremo eliminato l’aglio,
rimestiamo e completiamo la cottura del risotto; regoliamo eventualmente di
sale fino;aggiungiamo la dadolata di provola, abbassiamo un po’ il fuoco, spolverizziamo di pecorino e
mantechiamo rimestando accuratamente per l’ultima volta il risotto e
porzioniamolo nei piatti spolverizzandolo ulteriormente con il pecorino grattugiato e generosamente di pepe nero.
Servire caldo di fornello.
Vini:
secchi e profunati bianchi campani ( Solopaca, Capri, Ischia,
Falanghina, Fiano) freddi di frigo.
Note
linguistiche:
Il
rocchio
(con etimo dal lat. rotulu(m)) è in generale un pezzo
cilindrico di qualcosa; nella fattispecie un rocchio di salsiccia,è ogni
porzione compresa fra due nodi; un rocchio di carne, un pezzo di carne
magra, senza osso.
Il rocchio in napoletano è detto capo/a (‘nu capo/’na capa ‘e
saciccia) e ciò perché la salsiccia è un insaccato di carne di suino in un
budello lungo tra i 40 ed i 50 cm.; tale
lunga salsiccia viene poi divisa in porzioni mediante successive legature;
poiché quando dalla salsiccia cosí suddivisa ne viene staccato un pezzo
(rocchio) il successivo si troverà comunque sempre in testa, in capo alla
salsiccia residua, ecco che in napoletano il rocchio italiano si dice capo o
capa.
risotto voce originaria lombarda derivata da riso
indica una tipica minestra di
riso che viene cotto nel brodo, destinato a essere completamente
assorbito nel corso della cottura, e che può essere condito in vario modo: risotto
con i funghi, alla pescatora etc.
porcini plur. di porcino
dal lat. porcinu(m), deriv. di porcus 'porco's. m.
fungo spontaneo commestibile assai
pregiato con gambo grosso biancastro e cappello spugnoso bruno-castano, alla
cui ricerca un tempo con gran successo erano adibiti i maiali addestrati (donde
il nome porcino).
provola Voce di orig. merid., forse deriv. di prova
(perché serviva all'assaggio); cfr. provatura s. f. formaggio a pasta
filata semidura, tassativamente di latte di bufala (quello fatto con latte
vaccino usurpa il nome di provola),
che si mangia fresco o meglio
affumicato; è specialità dell'Italia meridionale.
Vini: secchi e profunati bianchi campani (
Solopaca, Capri, Ischia, Falanghina, Fiano, Greco di Tufo) freddi di frigo.
P.S.
Qualcuno usa preparare questo gustosissimo risotto in bianco, eliminando il concentrato, ma il risultato è
decisamente inferiore!
Mangia
Napoli, bbona salute!
raffaele
bracale
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